Dopo Sardegna, Abruzzo, Basilicata e Piemonte, l‘autunno 2024 vedrà al voto per le elezioni regionali anche Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Se inizialmente si ipotizzava la possibilità di far accorpare le tre giornate di voto in unica tornata elettorale, in un’election day a tutti gli effetti, ora perde forza questa ipotesi. La Liguria ha delle scadenze rigida da seguire, dal momento che deve essere eletto un nuovo presiente entro 90 giorni dalle dimissioni del precedente, che ha lasciaro l’incarico il 26 luglio.
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Per la Liguria le date sono già state fissate (27 e 28 ottobre), come anche per l’Emilia Romagna (17 e 18 novembre), mentre l’Umbria non ha ancora ufficializzato i giorni in cui si andrà alle urne.
Il caso Liguria
Considerato il nodo tecnico della Liguria, che deve votare necessariamente entro ottobre, ci vuole l’accordo di tutte le Regioni coinvolte ad anticipare le consultazioni al 27 e 28 ottobre. Accordo che non si è però materializzato. La Liguria ha anticipato di un anno le elezioni in seguito alle dimissioni del governatore Giovanni Toti, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria che lo ha portato anche all’arresto. A soli due mesi dal voto le coalizioni di centrodestra e di centrosinistra non hanno ancora espresso candidati ufficiali per la presidenza della Regione, guidata attualmente da Alessandro Piana. Mentre ha annunciato la sua candidatura l’ex presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra (Uniti per la Costituzione). Per il centrodestra FdI, Lega e Forza Italia non hanno trovato la quadra su un nome unitario. Nel centrosinistra è in campo l’ex ministro Andrea Orlando (Iv) ma la convergenza con M5s e Avs tarda ad arrivare.
Emilia Romagna
Più definita la situazione in Emilia Romagna ed Umbria. Nella prima, la coalizione che sostiene il presidente facente funzioni Irene Priolo (centrosinistra e M5s) presenterà Michele de Pascale (Pd), mentre il centrodestra si è compattato sul nome di Elena Ugolini, indipendente, già sottosegretario nel governo Monti. Le elezioni, che si terranno domenica 17 e lunedì 18 novembre 2024, sono state indette con anticipo vista l’elezione dell’ex presidente di Regione Stefano Bonaccini come parlamentare europeo per il Pd.
Umbria
Per l’ Umbria sarebbe tecnicamente impraticabile fissare a ottobre le elezioni per eleggere la o il presidente della Regione e rinnovare l’Assemblea legislativa. La data più probabile resta quindi il 17 novembre, con l’Emilia Romagna, ma potrebbe essere valutata anche l’1 o il 2 dicembre. La Regione guidata da Donatella Tesei, centrodestra, non ha comunque ancora fissato il giorno del voto.
In Umbria la legislatura terminerà a fine ottobre. Votare nello stesso mese viene al momento escluso per una serie di procedure burocratiche propedeutiche al voto. In base alla legge, la data delle urne può essere fissata fino al 60 giorni dopo la fine del mandato di governo. Qui si sfideranno l’uscente Donatella Tesei (Lega) per il centrodestra e l’indipendente sindaca di Assisi, Stefania Proietti per il centrosinistra, con il sindaco di Terni Stefano Bandecchi a fare da terzo incomodo.
Anticipare le elezioni?
Un semplice decreto del governo non sarebbe sufficiente da sé ad accorpare tutti e tre i voti regionali in un turno unico a metà novembre. L’unica opzione per raggruppare le tre consultazioni sarebbe quella di anticipare il voto in Emilia e Umbria, fissandolo lo stesso giorno della Liguria. Opzione su cui al ministero dell’Interno avrebbero già cominciato a sondare Perugia e Bologna.
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