23.05.2025
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Technology

Sharon Verzeni non aveva un computer, indagini sui dispositivi di Ruocco (che ha fornito le password)


Le indagini sul caso di Sharon Verzeni si stanno concentrando intensamente sui dispositivi elettronici presenti nell’abitazione della vittima e del suo compagno, Sergio Ruocco. La breve perquisizione dell’abitazione di due giorni fa, durata poco più di 15 minuti, ha visto i carabinieri concentrarsi su specifici dispositivi tecnologici, in quanto Sharon non possedeva un computer, ma solo un cellulare, come confermato da Ruocco.

Accertamenti sui dispositivi di Ruocco

Durante le sei ore di interrogatorio presso la caserma, Ruocco è stato sottoposto a un dettagliato processo di verifica. I carabinieri hanno dovuto compilare numerosi verbali, ottenere la copia forense dei vari dispositivi elettronici e acquisire le relative password. Questa mattina Ruocco si è recato in caserma nuovamente ma questa volta l’uomo è rimasto solo pochi minuti.

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Perquisizioni e sequestro dei dispositivi

I carabinieri di Bergamo hanno effettuato un primo sopralluogo nella casa di Sharon e Ruocco, prelevando computer e altri strumenti informatici della coppia. La casa di via Merelli è stata successivamente sequestrata e circondata da un nastro, con la presenza costante di giornalisti e operatori TV. «Che mi richiamino senza problemi, anzi meglio.

Non sono stanco: non sono mai stanco. Dopo il nuovo sopralluogo a casa non sono stato risentito», sono state le poche parole che Ruocco aveva detto ai giornalisti presenti fuori dalla casa di via Adda a Bottanuco, dove abitano i genitori di Sharon e dove, dal giorno dopo il delitto, si è di fatto trasferito a vivere anche lui, visto che l’abitazione che condivideva con la compagna è sotto sequestro.

Situazione attuale delle indagini

Nonostante il continuo interesse dei media e i frequenti interrogatori, Ruocco non è attualmente indagato e la sua posizione non è cambiata. I familiari di Sharon e i suoi colleghi di lavoro vengono ascoltati come persone informate sui fatti. Inoltre, l’avvocato Luigi Scudieri, rappresentante della famiglia Verzeni, ha richiesto aggiornamenti formali sulle indagini, ma finora non ci sono stati sviluppi significativi.

Il mistero dell’omicidio di Sharon

Resta ancora un mistero l’identità dell’assassino di Sharon Verzeni, accoltellata a morte la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola. Le indagini proseguono con attenzione, concentrandosi sui dettagli tecnologici e sulle prove raccolte dai dispositivi elettronici.

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