Luna Rossa Prada Pirelli si produce in una nuova ottima partenza contro Ineos Britannia, la batte, conduce una regata perfetto con vento leggero e ballerino, e porta a casa il terzo punto che le assicura la Finale della Louis Vuitton Preliminary Regatta contro Emirates Team New Zealand.
Luna Rossa Prada Pirelli domina su NYYC American Magic: partenza da manuale di Jimmy Spithill e conduzione di alto livello da parte dell’equipaggio
«Siamo molto contenti di questa vittoria», ha detto Francesco “Checco” Bruninel dopo la regata . «Abbiamo fatto tutte le scelte giuste, cominciando dalla vela di prua più grande, su suggerimento del nostro coach Hamish Willcox».
L’incrociar di vele con i kiwis che non si è potuto vedere giovedì 22 agosto, quando la Luna si è dovuta ritirare per un black out all’elettronica, andrà in onda domani 25 agosto, a conclusione degli ultimi tre match in programma che vedranno gli italiani incontrare Alinghi Red Bull Racing, il più italiano dei challenger stranieri – dalla prospettiva azzurra — considerato che è Ernesto Bertarelli, nato a Roma, che nel 2003 vinse a Auckland l’America’s Cup per la Svizzera, paese dove ha vissuto la maggior parte della sua vita anche imprenditoriale. Del team elvetico, con posizioni di rilievo, fanno parte infatti Silvio Arrivabere, il CO- General Manager , e Pietro Sibello, coach per l’ equipaggio.
Un velista che fu fondamentale per il successo di Luna Rossa a Auckland dove da un certo punto in poi come tattico riusciva a rendere coesa e coordinata l’azione dell’afterguard e dell’equipaggio in genere, quando era ancora formato da 11 uomini e i ciclisti non erano contemplati.
Black out all’ elettronica ferma Luna Rossa Prada Pirelli nel primo match della Louis Vuitton Preliminary Regatta con Emirates Team New Zealand. Guasto riparato e vittoria con i francesi di Orient Express.
Alinghi — battuta oggi sia dai kiwi che da Ineos Britannia — unendo le forze con Red Bull, è tornata in Coppa America dopo un’ assenza che risale alla 33° America’s Cup, quella della sfida a due su multiscafi giganti del 2010 a Valencia, Una ripartenza quindi con una curva di apprendimento in via di sviluppo come emerge dalle parole del Co- timoniere Maxime Bachelin che riflette su come anche dalle sconfitte, specie in questa fase iniziale, si traggano dati preziosi.
Quanto all’ultimo match del giorno, Orient Express-American Magic, il punto, il loro primo, è andato ai francesi perché prima della partenza gli americani si sono dovuti ritirare a causa di un’ avaria al sistema di regolazione del timone, a conferma di quanto questi mezzi siano tecnologicamente elaborati, sofisticati, e a tratti vulnerabili.
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