23.05.2025
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«Al posto di Morata contro il Parma ci sarà Okafor. Camarda? Non sarà con noi»


Morata sarà il grande assente della trasferta al Tardini contro il Parma. Lo spagnolo ha segnato al debutto con il Torino, dando inizio alla rimonta nel match poi concluso 2-2 (17 agosto), ma si è fermato per un fastidio muscolare che gli farà saltare anche la trasferta dell’Olimpico contro la Lazio (31 agosto) e forse anche il match di San Siro con il Venezia a metà settembre, dopo la sosta. Al suo posto ci sarà Okafor, autore del 2-2 con i granata. A confermarlo è stato lo stesso Paulo Fonseca durante la conferenza di vigilia: «Devo essere onesto, giocherà Okafor. Sarà una partita diversa. Vogliamo avere una capacità di giocare alto diversa rispetto a sabato con il Torino. Okafor durante la settimana ha dato buone risposte e le caratteristiche della gara vanno bene per le sue qualità. Quindi, giocherà Noah. Jovic potrà essere utile in un’altra parte del match. Morata? Ha un piccolo problema, non è grande. Prima della partita ha sentito qualcosa, abbiamo fatto esami e non c’era niente. Ho avuto il dubbio se farlo giocare dall’inizio o meno, ma non ho voluto rischiare. Ho avuto un po’ di precauzione con Morata. Lui ha detto che stava bene e ha giocato 30’», sono state le parole del tecnico portoghese.

«Se Camarda sarà con la squadra? No, non sarà con noi.

Siamo molto attenti ai giovani che abbiamo. Hanno qualità, dobbiamo scegliere il momento giusto per farli giocare. Dobbiamo creare le condizioni per fargli avere successo: questo non è il momento per creare questa pressione. È la mia opinione», ha continuato l’allenatore rossonero.

E ancora: «Come stanno Reijnders, Theo Hernandez, Emerson Royal e Fofana? Sono a un livello diverso. Reijnders e Theo sono prossimi alla migliore condizione fisica, Emerson e Fofana sono arrivati dopo». E su Pavlovic: «Può partire titolare? Può succedere. In generale, dobbiamo essere una squadra diversa rispetta a quella che siamo stati nel primo tempo con il Torino. Il Milan non può permettersi, contro tutte le squadre, di lasciargli una prima fase di costruzione così come ha avuto il Torino. Per questo voglio una squadra diversa». Infine, su Rafael Leao: «Può fare tutte e due le cose. Quando la palla è sul lato opposto, lui deve più avvicinarsi alla porta. È importante per Rafa capire questo. Ha la possibilità di migliorare i suoi numeri».

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