Si rincorrono le ipotesi e le ricostruzione sull’affondamento del Bayesian, il veliero da 30 milioni di sterline che lunedì mattina si è inabissato nel giro di pochi minuti dopo essere stato colpito da una tromba d’aria marina mentre era ancorato al largo della costa di Porticello, in Sicilia. La tromba d’aria marina è arrivata all’improvviso cogliendo di sorpresa il comandante della barca a vela, come da lui stesso raccontato. Le previsioni meteo indicavano possibili venti forti ma non era prevista alcuna burrasca, che è ciò che obbliga i responsabili a bordo ad alzare l’allerta e a chiudere tutto. Per questo motivo, probabilmente, i portelli di ingresso alla cabina e gli oblò erano aperti, come avviene spesso quando si resta ancorati in rada per la notte. E proprio l’apertura dei portelli potrebbe aver salvato i quindici superstiti ma, allo stesso modo, accelerato l’inabbissamento del Bayesian. Resta il mistero di come una barca di quelle dimensioni, oltre 56 metri, possa essersi ribaltata e in così poco tempo abbia imbarcato tanta acqua da sparire così rapidamente.
Barca affondata, perché non si trovano i dispersi? I 12 minuti (a 56 metri di profondità) a disposizione dei sub
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