«Io sono sempre stata qui. Non me ne sono mai andata. Ho avuto momenti di difficoltà, anche economici. Ho perso una casa e chiesto aiuto alla Caritas. Ora grazie a un angelo custode ho ricominciato finalmente a lavorare, però», dice dall’altra parte del telefono, con un filo di voce, Gerardina Trovato. I video del suo ritorno sul palco dopo aver lottato per anni contro depressione e problemi economici, in occasione di un’esibizione a sorpresa la scorsa settimana a una festa patronale a Marianopoli, in provincia di Caltanissetta, nella sua Sicilia, hanno fatto il giro dei social. In un’intervista a Il Messaggero quattro anni fa la cantautrice siciliana, 57 anni, seconda classificata a Sanremo Giovani nel 1993 con «Ma non ho più la mia città» dopo essere stata scoperta da Caterina Caselli (all’Ariston sarebbe tornata nel 1994 e nel 2000, stavolta tra i big, classificandosi rispettivamente quarta con «Non è un film» e sesta con «Gechi e vampiri», ottenendo un grande successo di pubblico, tra premi e dischi di platino), raccontò il dramma personale che stava vivendo, discograficamente ferma da dodici anni: «Ho avuto una nevrosi ossessiva depressiva, ho perso chili e capelli e ho riportato danni fisici, compresa una citolisi epatica. Sono stata per diverso tempo paralizzata nel mio letto. Anche dal punto di vista economico me la passo malissimo. Ho finito tutti i soldi che avevo e sono costretta a chiedere aiuto a mia madre. Lei però non vuole aiutarmi, perché dice che ho bruciato tutto in droga e altri vizi. Falsità. La Caritas mi dà 80 euro al mese: troppo pochi per mangiare, pagare l’affitto e affrontare le varie spese». Per quattro anni si erano di nuovo perse le sue tracce, fino al ritorno a sorpresa: «Non mi abbandonate», dice ai fan in un video sui social.
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Gerardina, come sta?
«Ora bene. Dormo finalmente in un letto che è il mio. Per tre anni ho vissuto in un albergo, dopo aver dovuto vendere la mia casa a Roma, non avendo soldi. Chiedevo aiuto alla Caritas di Portopalo di Capo Passero. Il prete si era impietosito: mi dava 100 euro al mese. Mia madre mi aiutava con appena 300 euro, nonostante dopo la morte di mio padre, ex medico, nel 2006, percepisse 2800 euro di pensione. Pochi per mangiare e pagare le spese: nessuno mi cercava più. In più mi sono ritrovata senza un euro sul conto corrente a causa delle tasse legate alla successione ereditaria dopo la morte di mio padre. Eredità che io avevo rifiutato».
Rifiutato?
«Sì, perché non volevo avere nulla a che fare con mia madre, con la quale non sono mai andata d’accordo. Nessuno mi aveva avvisato che avrei dovuto comunque pagare le spese di successione».
Non ha mai pensato di fare richiesta per ottenere dallo stato i benefici previsti dalla Legge Bacchelli, come fatto recentemente da Leopoldo Mastelloni?
«Feci la richiesta. Ma per via del patrimonio familiare, in quanto figlia unica, fu respinta. Mi dissero: «Signora, noi non risolviamo problemi familiari”».
I soldi per pagare l’albergo e per acquistare casa dove li ha trovati?
«Sono quelli dell’eredità di mia madre, scomparsa nel 2020. Da figlia unica, ho ereditato tutto io. Ma per ottenerli ho dovuto lottare con i parenti».
Perché?
«Preferisco non rispondere.
Pretendevano di intromettersi nei miei affari. Ho dovuto fargli scrivere da un legale per diffidarli».
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Oggi vive da sola?
«Sì».
Chi le sta accanto dei parenti o degli amici?
«Un angelo custode, di cui per ragioni di riservatezza non voglio fare il nome. È stato lui ad aiutarmi a ritornare in pista lavorativamente parlando, procurandomi un contratto con una produzione internazionale».
Una produzione internazionale?
«Sì, perché gli italiani non mi supportano».
Sa chi c’è dietro questo entourage?
«Sono informazioni personali. Mi fido di loro: hanno organizzato i concerti del mio ritorno. Il 6 settembre mi esibirò al Parco Villa Filippina a Palermo. Il 5 ottobre in piazza a Guardavalle Superiore, in provincia di Catanzaro. Ho bisogno di allenarmi, di fare serate: dopo tutti questi anni, non è facile ritornare su un palco. A breve arriveranno nuove canzoni. E un disco».
Sogna di tornare in gara a Sanremo, Gerardina?
«Più che sogno, spero. Ho scritto tanti brani in questi anni bui. Proverò a farne ascoltare qualcuno a Carlo Conti. Spero di riuscire a convincerlo a darmi un’opportunità».
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