«Dite a suo padre che non gli ho mai lasciato la mano»

Ennesima vittima della strada a Reggio Calabria, dove un giovane motociclista di 26 anni è morto in seguito a un incidente avvenuto ieri sera sulla Statale 106, all’altezza di San Leo di Pellaro, nella periferia sud di Reggio Calabria. La vittima è Domenico Orlando di Melito Porto Salvo.

La dinamica dell’incidente

Il giovane era a bordo della sua moto quando si è scontrato frontalmente con un’auto che proveniva nel senso di marcia opposto.

Sul luogo del sinistro sono intervenuti i soccorsi del 118 che hanno immediatamente trasportato il ragazzo in ospedale. Le sue condizioni, però, erano troppo gravi e dopo qualche ora è deceduto. Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della polizia stradale che hanno eseguito i rilievi e stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente, per capire se sia stato Domenico a perdere il controllo del veicolo, oppure si sia trattato di un errore dell’altro conducente. L’auto contro cui si è schiantata la moto era guidata da un altro ragazzo giovanissimo. 

La testimonianza di un passante

L’associazione Basta vittime sulla Strada statale 106 ha espresso il suo sconforto e «immenso dolore» per quanto accaduto all’ennesima persona che perde la vita nello stesso contesto. «L’associazione è straziata dal dolore e dalla tristezza per l’ennesima tragedia stradale ed esprime con grande dolore il proprio cordoglio», scrive sui social media, esprimendo vicinanza alla famiglia Orlando e alla stessa comunità di Melito Porto Salvo. Tra i commenti, la drammatica testimonianza di Dario, un uomo che racconta di aver assistito agli ultimi istanti di vita del ragazzo: «Sono addolorato. Gli ho tenuto la mano ed accarezzato la schiena per più di 40 minuti. Sono vicino a suo padre … Sappia che non ho lasciato un secondo la mano a suo figlio».

Chi era

Un’altra persona afferma di conoscere la famiglia del ragazzo, che solo pochi mesi fa aveva perso anche la madre. Secondo il Reggino,it, il ragazzo era il nipote dell’ex sindaco di Melito, Salvatore Orlando.