Dal 2012, il numero di artigiani in Italia (titolari, soci o collaboratori familiari di attività manuali) è diminuito drasticamente, passando da circa 1.867.000 a 1.457.000 nel 2023, con una riduzione del 22%. Questa tendenza è emersa da un’analisi dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre basata su dati dell’Inps e di Infocamere/Movimprese. Nonostante un lieve aumento nel periodo post-Covid, il settore continua a declinare, con una diminuzione significativa delle imprese artigiane, scese da 1.486.559 nel 2008 a 1.258.079 nel 2023.
Le province e le regioni più colpite
Vercelli ha visto la riduzione più alta con -32,7%, seguita da Rovigo (-31%), Lucca (-30,8%) e Teramo (-30,6%).
Torino e Milano sono le province con le maggiori perdite in termini assoluti, rispettivamente -21.873 e -21.383.
Le regioni più colpite percentualmente includono Abruzzo (-29,2%), Marche (-26,3%) e Piemonte (-25,8%), mentre Lombardia e Emilia-Romagna hanno registrato le perdite più elevate in valore assoluto.
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