18.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

«Cambiare la legge sulla cittadinanza»


Era stato appena disegnato il murales, in onore di Paola Egonu, la campionessa che con la squadra azzurra ha vinto nel volley alle Olimpiadi. Ed è stato subito deturpato. Aveva fatto la sua comparsa nella notte tra domenica e lunedì sul muro davanti alla sede della Federcalcio, a Roma, in via Gregorio Allegri, e come titolo la street artist che lo ha ideato — Laika — aveva scelto «Italianità» ritraendo Egonu mentre salta per fare una schiacciata. Ieri però l’opera è stato deturpata da ignoti. Il colore della pelle di Egonu è stato alterato e il volto della pallavolista «oscurato» con un colore rosa. Un brutto attacco. Tra i primi a stigmatizzarlo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani: «Si tratta di un grave gesto di becero razzismo e garantisco che il mio impegno contro ogni forma di discriminazione è massimo, soprattutto per sensibilizzare i più giovani su episodi come questo».

Il ministro dello Sport, Andrea Abodi, è sulla stessa linea: «Il rispetto e l’educazione si coltivano quotidianamente, per sconfiggere ignoranza, inciviltà e insensibilità», è la sua reazione. Nella condanna di questo oltraggio — che ha molto impressionato i romani che si sono trovati a passare da lì e poi una passante con un pennarello ha riportato i colori del corpo di Egonu alla loro naturalezza — la politica si è ritrovata tutta insieme. «Il razzismo fa schifo e va contrastato», è la reazione di Elly Schlein. La quale considera Egonu e le pallavoliste azzurre «orgoglio italiano» e aggiunge: «Per noi chi nasce o cresce in Italia è italiana o italiano e continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza».

LA SCRITTA

Il murales reca anche la scritta: «Stop razzismo, odio, xenofobia, ignoranza». Ma, a quanto pare, il messaggio non è stato recepito dai misteriosi imbrattatori. E l’autrice, Laika, dopo aver visto la sua opera deturpata, ha osservato via social: «Il razzismo è un cancro brutto da cui l’Italia deve guarire». Dal mondo sportivo arriva subito la solidarietà, in particolare dal capitano del volley maschile, squadra arrivata quarta ai Giochi di Parigi, Simone Giannelli: «Le persone che hanno fatto questo non meritano di essere chiamate tali. Senza cuore, senza dignità e senza umanità. Non ti curar di loro e chi di dovere ci penserà (spero proprio)». Sul piano politico, particolarmente indignata Forza Italia — che sui diritti di libertà e di cittadinanza è molto sensibile, così come lo è la famiglia Berlusconi e infatti tra gli azzurri ancdhe le osservazioni politicamente scorrette di Vannacci sui «tratti somatici» di Egonu hanno gettato sconcerto — ed ecco infatti Giorgio Mulè, molto efficacemente: «Non è che di colpo la madre dei cretini smette di essere incinta. Anzi, sforna sempre nuovi pargoli. E questo è solo uno degli ultimi risultati». La ministra del Turismo Daniela Santanchè incalza: «Ogni forma di razzismo va denunciata e combattuta».

Numerosi parlamentari del Pd e del centrosinistra via social hanno gravemente criticato l’episodio. E a livello regionale e romano, il presidente del Lazio, Francesco Rocca, è nettissimo: «Dalla nostra Regione, piena solidarietà alla campionessa azzurra». Idem l’assessore capitolino allo Sport, Alessandro Onorato, che parla di un gesto che non va «sottovalutato» e da cui «bisogna prendere nettamente le distanze».

LE POLEMICHE

E il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, Francesco Silvestri: «E’ un delinquente l’autore di questo oltraggio al murales, sobillato da chi in questi giorni ha usato parole vergognose sulla «italianità» della nostra campionessa». Il riferimento è alle parole — considerate a sinistra «razziste» di Vannacci su Egonu che non avrebbe sembianze «italiane». Ma Egonu non ne ha fatto una tragedia. «Vannacci? Non so che cosa abbia detto e non m’interessa. So solo che sono tornata da Parigi con una medaglia d’oro e questo vale più di mille parole», ha detto.

FdI non solo con La Russa ma con tutti gli altri quasi non ha parole per quanto giudichi «incivile» questo oltraggio a Egonu. Maurizio Lupi per Noi Moderati è sulla stessa lunghezza d’onda contro questo vandalismo intollerabile. E dal Veneto, il presidente Zaia, che in tema di sport è sempre più presente (c’è chi lo vorrebbe proiettare sulla poltrona più alta del Coni in vista delle olimpiadi invernali di Milano-Cortina), interviene così: «I campioni come Egonu si onorano, non s’imbrattano». Parole dure e molto efficaci, che danno il senso di come l’Italia civile, senza distinzioni di partito, si ritrovi nella condanna di un gesto che sarà pure opera di una infima minoranza ma denuncia la persistenza di un razzismo che a livello politico nessuno tollera più.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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