17.05.2025
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Economy

a Napoli il nuovo cantiere I-Boat


Parte da Napoli una nuova sfida al mercato della nautica. La lancia Francesco Izzo, imprenditore di lungo corso, che con due giovani, il figlio Eugenio rientrato da Milano, e con un talentuoso ingegnere siciliano, Giovanni di Procolo, ha lanciato sul mercato una barca di 12,20 metri, capostipite di una serie che si annuncia strategica e indovinata per le nuove tendenze nautiche. Un cambio di paradigma, insomma, che ha la culla nel porto di Napoli, e un abile allevatore di talenti pronto a farla dondolare nel modo migliore.

SFIDE E OPPORTUNITÀ
Francesco Izzo come al solito non si nasconde ed ammette che oggi, con la spinta di Eugenio, rappresentante della quinta generazione della famiglia e con solide precedenti esperienze di estrazione manageriale, la Izzo SpA prosegue in un percorso di diversificazione sempre più vicino al mare. Francesco Izzo, attuale presidente del gruppo, era già a 28 anni presidente della sezione cantieristica dell’Unione Industriali di Napoli in quanto socio e consigliere delegato del più importante cantiere di riparazione navale italiano. È stato successivamente uno dei 4 soci e consigliere di amministrazione della Compagnia italiana di navigazione, che ha assorbito l’intera flotta Tirrenia di Navigazione. E con il lancio di #404, prima barca da diporto prodotta all’interno del porto di Napoli con la sigla I-Boat, la strada imboccata si fa più ampia. Quella “I” prima di Boat sta per innovative, a noi piace immaginare, invece, che sia la I di Izzo, un nome dalle tradizioni solide nel porto di Napoli.

Il cantiere è dotato di uno scalo di alaggio per barche fino a 70 metri di lunghezza e di uno stabilimento di oltre 7000 metri quadri ubicato all’interno del sito produttivo della Izzo. Si trova infatti proprio nel cuore del Porto di Napoli, alla Calata Marinella. Eugenio Izzo sottolinea che «tra i vantaggi competitivi di I-Boat c’è la capacità di realizzare completamente in-house tutte le imbarcazioni, grazie alle risorse di cui dispone l’azienda».

Tra i plus della società, pronta a cimentarsi in un settore tutto nuovo, Eugenio Izzo tiene a ricordare «le solide basi su cui si è formata la scuola interna dei tecnici, ora dirottati anche sul diporto». «È nostra intenzione – sottolinea — contribuire a scrivere una pagina nuova nella nautica da diporto italiana e fare in modo che Napoli, tramite la I-Boat della Izzo Spa, si dimostri anch’essa all’avanguardia, come esempio di capacità progettuale, innovazione, efficienza nella produzione e nei servizi».

LE CARATTERISTICHE
Francesco Izzo guarda con occhi commossi il figlio. «Se è vero che è in atto un cambio di paradigma, che vede Napoli e il Sud al centro dell’interesse nazionale e incoraggia il rientro dei nostri giovani talenti, sarà bene tener conto che ci sono valori importanti, tutti da scoprire, anche nel campo della nautica da diporto. E noi di I-Boat contiamo di rappresentarli al meglio». La prima barca prodotta è il modello #404, un walkaround di 12,20 metri, (ma c’è già un 60 e un 80 piedi in costruzione) largo 3,9 metri, costruito in vetroresina ad infusione, con una carena a V profonda con step. Omologata per 10 persone e con una capacità di 700 litri di carburante, può adottare sia motorizzazione entrobordo che fuoribordo (da 600 a 900 cavalli complessivi) e raggiungere velocità di crociera di 26 nodi e massima di circa 38 nodi. La nuova barca unisce al design ricercato e originale anche comfort in ogni spazio e innovazione tecnologica, offrendo, come sarà per tutti i modelli del cantiere, un elevato grado di personalizzazione, in modo da costruire su ogni armatore una barca su misura, con molteplici e originali possibilità di scelta per i materiali, i colori, le sedute, gli accessori, la collocazione dei frigoriferi e del piano cottura. La prova in mare ha confermato tutte le qualità di questo scafo. E poi una curiosità. Il prendisole anteriore trae forma dalle linee di Le Corbusier.

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