Il ministro Gilberto Pichetto Fratin accelera sulla direttiva Ue sulle cosiddette «Case green». Secondo il titolare del dicastero dell’Ambiente e della sicurezza energetica «la norma ha tempi irrealistici, ma va applicata prima del 2026». Il ministro, quindi, sembra far intendere di voler procedere a una prima applicazione rapida del testo, nonostante il governo di centrodestra si sia più volte scagliato contro la misura, considerandola inattuabile e lo stesso Pichetto spera che con la nuova Commissione Ue si possa negoziare un cambio di passo. Da qui le tensioni in maggioranza, con la Lega che chiede chiarimenti. «Non affrettare i tempi e niente tasse per gli italiani» il messaggio del vicepremier Matteo Salvini e dei suoi al ministro, mentre dall’opposizione, arrivano critiche dai centristi e, per opposti motivi, dai Verdi. Questi chiedono a Pichetto di fare di più per attuare tutta la direttiva il prima possibile.
La norma Ue non obbliga direttamente i proprietari di casa alle ristrutturazioni, ma impone degli obblighi stringenti agli Stati, considerando l’emergenza climatica in atto e il fatto che gli edifici sono responsabili del 36% delle emissioni inquinanti in Europa. Secondo alcune stime di esperti, però, visto che il patrimonio immobiliare italiano è per lo più vecchio e inquinante, l’operazione potrebbe costare 60mila euro ad abitazione e quindi in tutto 270 miliardi entro il 2030 (quando si dovrà ridurre di almeno il 16% il consumo medio degli edifici residenziali).
Al momento il governo ne ha a disposizione solo 30-40, recuperabili tra Pnrr e nuovi fondi Ue. Tra i nuovi incentivi in arrivo c’è poi solo l’ecobonus previsto dal capitolo Repower Ue del Piano di resilienza. Per questo, a meno di trovare nuove risorse o far pagare parte del conto a chi ha redditi più elevati, si teme che a dover caricarsi le spese possano essere anche i cittadini di classe medio-bassa. Per ora, però, sia l’Unione europea che il governo italiano smentiscono.
Pichetto Fratin: «Su auto e case green ci aspettiamo una svolta dall’Unione Europea»
Leave feedback about this