Non il migliore inizio per il calcio ai giochi olimpici di Parigi. Argentina-Marocco è finita nel caos più totale dopo la rete della nazionale albiceleste arrivata al quindicesimo minuto di recupero. Alla fine il gol è stato annullato, ma solo dopo che l’arbitro ha sospeso il match per due ore a causa dei disordini causati dai tifosi marocchini.
La partita
Dopo un inizio equlibrato, è il Marocco ha sbloccare il match al 47′ con la rete di Rahimi, ben servito in area da El Khannouss.
Nel secondo tempo lo stesso Rahimi raddoppia al 51′ dagli undici metri, dopo un calcio di rigore causato da Otamendi. Il difensore argentino infatti prima perde il pallone, poi stende in area l’avversario, portando il Marocco sul 2-0 dopo la trasformazione.
A riaprire la partita è il figlio del «Cholo» Simeone (e fratello di Giovanni) Giuliano, subentrato nel secondo tempo. Dopo che l’arbitro assegna quindici minuti di recupero, in quella che di fatto doveva essere l’ultima azione della partita, prima Otamendi, poi Amione colpiscono la traversa, ed è Medina sulla linea di porta a spingere la palla in rete.
Il caos sugli spalti
Il pareggio di Medina scatena il putiferio: le tribune (piene di supporter nordafricani) esplodono di rabbia e inizia un susseguirsi di invasioni e lanci di petardi. I giocatori argentini sono costretti ad abbandonare il campo e l’arbitro dichiara sospesa la gara, mentre è in corso un controllo Var per convalidare il pareggio albiceleste. Il match è rimasto fermo per 2 ore. Lo svedese Nyberg, ha fatto tornare in campo le squadre, e ha sorpresa ha segnalato di aver annullato il pari grazie all’intervento Var e dopo una brevissima ripresa ha fischiato la fine con il 2-1 per il Marocco.
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