La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, si prepara alle cruciali votazioni di oggi per la conferma del suo incarico: si tratta di uno degli appuntamenti più importanti nella definizione dei nuovi equilibri europei. Alla guida della Commissione Ue dal 2019 ad oggi, von der Leyen per essere rieletta dovrà superare la soglia minima di 361 voti.
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Secondo le ulime previsioni, potrebbe superare i 400 consensi in aula. Prima delle votazioni, che sono previste per le ore 13.00, la presidente tedesca ha esposto alle ore 9.00 il proprio programma politico, stabilendo le proprie priorità per il prossimo quinquiennio. Ma come funzionano queste elezioni? Quali saranno le tappe successive?
Le tappe
In base al regolamento dell’Europarlamento, il candidato proposto dal Consiglio europeo, in questo caso Von der Leyen, deve presentare al Parlamento le proprie linee politiche, seguite immediatamente da un dibattito. Poi, alle ore 13.00 le votazioni: il Parlamento elegge il presidente della Commissione a maggioranza dei suoi membri, ovvero con almeno 361 voti su 720 deputati. Se il candidato non ottiene la maggioranza richiesta, il presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, inviterà il Consiglio Ue a proporre un nuovo candidato entro un mese, seguendo la stessa procedura per la nuova elezione.
La scelta dei commissari
Una volta eletto, il presidente della Commissione, in collaborazione con il Consiglio, dovrà selezionare i commissari, che andranno a comporre la Commissione, appunto. Sono 27, uno per ogni singolo Paese membro dell’Unione europea, e vengono nominati ogni cinque anni entro sei mesi dalle elezioni del Parlamento europeo. I commissari sono uomini e donne che nei rispettivi paesi d’origine hanno svolto incarichi di alta responsabilità, spesso a livello ministeriale, prima di approdare a Bruxelles.
Le audizioni
Poi, lo step successivo, sono le audizioni dei commissari davanti alle commissioni del Parlamento europeo. Si tratta di un passaggio necessario per consentire al Parlamento di decidere se approvare o respingere il Collegio di Commissari proposto. Ciascun commissario designato deve essere ascoltato in un’audizione dedicata, cui partecipano una o più commissioni parlamentari, dopo aver risposto a un questionario scritto e presentato la propria dichiarazione di interessi.
La maggioranza qualificata
Infine, il presidente della Commissione presenta tutta la Commissione e le sue priorità politiche, affronta il dibattito e chiede la fiducia a maggioranza del Parlamento. Ottenutala, il Consiglio europeo lo nomina formalmente a maggioranza qualificata.
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