Colombia-Uruguay, semifinale di Copa America, è finita nella maniera più deplorevole. Ha vinto sì la Colombia (1-0, gol di Lerma), che sfiderà in finale l’Argentina, ma tutto è passato in secondo piano per quanto accaduto dopo. Al triplice fischio finale, l’attenzione dei giocatori dell’Uruguay si è rivolta subito verso gli spalti, creando una violenta rissa contro i tifosi colombiani. Darwin Nunez è stato quello tra i più coinvolti tanto da colpire un tifoso colombiano. Ma perché? La motivazione sarebbe il trattamento dei tifosi colombiani nei confronti delle famiglie dei giocatori uruguaiani.
Cosa è successo in tribuna a fine partita
A denunciare quanto successo è stato Gimenez: «È un disastro.
Le nostre famiglie erano in pericolo. Siamo dovuti andare sugli spalti per allontanare i nostri cari. C’erano anche dei bambini. La polizia è intervenuta mezz’ora dopo. L’organizzazione dovrebbe stare più attenta alle famiglie. Succede a ogni partita. I nostri parenti sono stati presi di mira da alcune persone che non hanno fatto altro che bere». La stessa Conmebol ha condannato «fermamente qualsiasi atto di violenza che colpisca il calcio. Il nostro lavoro nasce dalla convinzione che il calcio ci connette e ci unisce attraverso i suoi valori positivi. Non c’è posto per l’intolleranza e la violenza dentro o fuori dal campo. Invitiamo tutti, nei prossimi giorni, a indirizzare tutta la loro passione verso il sostegno della propria squadra e una festa indimenticabile».
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