«Il progetto Rwanda era morto e sepolto già prima di cominciare»: lo dice il neopremier laburista britannico Keir Starmer in riferimento al progetto del governo conservatore — osteggiato dalle associazioni per i migranti e i diritti umani — di spedire in Rwanda i richiedenti asilo perché aspettassero l’esito della loro richiesta nel paese africano.
«Come deterrente non è mai servito» ha detto Starmer. «Guardate ai numeri delle persone che sono arrivate solo nei primi sei mesi di quest’anno, sono cifre record. Questo è il problema che ereditiamo, non è mai stato un deterrente, anzi il contrario perché tutti e anche le bande che gestiscono il traffico avevano capito che la possibilità di essere mandati in Rwanda era meno dell’1%. Quindi restavano e nell’attesa venivano scrutinati qui (per l’asilo) in residenze pagate per molto molto tempo. Ha avuto l’effetto opposto e io non intendo fare giochetti che non servono come deterrente».
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Il progetto Rwada era morto e sepolto prima di cominciare
Come deterrente non è mai servito
Guardate ai numeri delle persone che sono arrivate solo nei primi sei mesi di quest’anno sono cifre record
Questo è il problema che ereditiamo, non è mai stato un deterrente
anzi il contrario perché tutti e anche le bande che gestiscono il traffico avevano capito che
la possibilità di essere mandati in Rwanda erano meno dell’1%
Quindi restavano e nell’attesa venivano scrutinati qui (per l’asilo) in residenze pagate per molto molto tempo
Ha avuto l’effetto opposto e io non intendo fare giochetti che non servono come deterrente
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