15.05.2025
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Politics

dal trionfo del partito di Marine le Pen alla strategia di Macron per arginare il partito di estrema destra


Concluse le elezioni nel Regno Unito, tutta l’attenzione si sposta ora sul secondo turno delle elezioni in Francia, per il rinnovo dell’Assemblea nazionale, a cui parteciperanno solo i candidati che hanno superato il 12,5% alla prima tornata. Il primo turno, che si è tenuto domenica 30 giugno, ha visto la vittoria schiacciante di Rassemblement National, il partito di estrema destra guidato da Marine le Pen e Jordan Bardella, che ha raggiunto il 33,2% dei voti.

Francia alle urne, l’astensione potrebbe favorire la destra di Le Pen

Al secondo posto, il Nuovo Fronte Popolare, l’alleanza di sinistra, che ha ottenuto il 28% delle preferenze. È andata peggio per la coalizione Ensemble, guidata da Emmanuel Macron, che si è fermata al 20,83%. Cosa aspettarsi da questa seconda tornata?

Seggi già aperti nelle colonie francesi

Seggi già aperti oggi per i dipartimento d’oltremare francese, tra cui Saint Pierre et Miquelon, Saint Barthélemy, Saint Martin, Guadalupa, Martinica, Guyana, Polinesia francese. Per la stragrande maggioranza degli elettori francesi, invece, le votazioni inzieranno domani ore 8.00

La partecipazione

Per questo secondo turno, sondaggisti e esponenti politici si aspettano un’elevata partecipazione, superiore rispetto alle elezioni legislative del 2022, alle quali si è recato il 47,51% degli elettori. In totale, il primo turno ha mobilitato il 66,7% degli iscritti. Questo rinnovato interesse è in parte dovuto alle conseguenze potenzialmente storiche di queste elezioni legislative: basti pensare che l’ultimo scioglimento dell’Assemblea è stato deciso da Jacques Chirac nel 1997. In linea generale, nei seggi elettorali d’oltremare la partecipazione al primo turno è è stata più elevata che nella Francia metropolitana.

Le previsioni

Secondo l’istituto ipsos, il Rassemblement si aggiudicherebbe tra i 175 e 205 seggi, ormai lontanissimo da quota 289 che puntava a raggiungere per governare con la maggioranza assoluta. Il Nuovo Fronte Popolare insegue a 145-175 seggi. Ensemble si attesterebbe a 118-148. In totale rimangono 501 deputati ancora da eleggere.

L’alleanza tra Macron e Nfp

La scadenza per la presentazione delle liste per il secondo turno, scattata il 2 luglio e a cui potevano prendere parte solo i partiti che avevano superato il 12,5 per cento nella prima tornata, ha visto 218 desistenze (ritiri) da parte del blocco democratico che unisce Macron e il centro-sinistra del Nouveau front populaire. I due partiti si sono uniti in una alleanza temporanea per arginare l’avanzata del partito di Le Pen. «La nostra indicazione è semplice — ha dichiarato ieri Jean-Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise — neanche un seggio in più per il Rassemblement National». Il secondo turno si profila quindi complesso, con 405 sfide a due e 94 triangolari. 

Cosa succede se vince Rn

Se il Rn otterrà la maggioranza, il primo ministro sarà Jordan Bardella, 28 anni, il più giovane della storia francese: attuerà l’agenda anti-immigrazione che il suo partito sostiene da decenni. Si tratterebbe del primo esecutivo di estrema destra in Francia dalla Seconda guerra mondiale. Qualora la sinistra riuscisse, con il Fronte repubblicano, a sconfiggere la destra dovrà però affrontare una difficile trattativa per governare. Il premier Gabriel Attal ha nel frattempo dichiarato che il suo governo potrà garantire la continuità dello Stato «per tutto il tempo necessario» in attesa della formazione di un nuovo esecutivo. Ma ha aggiunto che «una maggioranza dominata dall’estrema destra» è un «pericolo, un progetto catastrofico».

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