17.05.2025
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Sports

ecco quanto guadagnerà la star Nba (che giocherà con il figlio)


Lebron James, è fumata bianca con i Los Angeles Lakers. Il nativo di Akron, 40 anni il prossimo dicembre, resterà in maglia giallo viola per la “modica” cifra di 104 milioni di dollari per i prossimi due anni, il massimo salariale che la franchigia californiana poteva offrire. Il secondo anno è in player option ed è stata inserita una “no-trade clause”. LeBron al via di questa free agency aveva manifestato la volontà di concedere uno sconto ai Lakers (e non rifirmare al massimo salariale) nel caso questo sforzo fosse servito alla società per mettere sotto contratto un’altra star. “Se così non fosse, però, chiederemo il massimo”, si era affrettato a specificare il suo storico Rich Paul. E così è stato, dopo che Klay Thompson, in uscita da Golden State dopo 13 stagioni, ha deciso di firmare per i Dallas Maverics.

Verosimilmente, la prossima estate LeBron deciderà se ritirarsi dal basket o continuare per un altro anno.

Dipenderà dallo stato fisico del King, ma anche se i Lakers potranno tornare a essere competitivi per il titolo Nba e, forse, un altro fattore potrebbe essere la crescita di Bronny, suo figlio, appena scelto al Draft e al centro di grande attenzione mediatica. 

Ieri, lui e Dalton Knecht, scelto con la numero nove, ben più alto della 55 di LeBron jr, sono stati presentati alla stampa. Prima foto ufficiale con la maglia numero 9 e prime dichiarazioni. “Dicono che non mi meriti un’opportunità del genere – ha detto il giocatore -. ma ho avuto a che fare con osservazioni del genere per tutta la mia vita. Non è niente di nuovo, come non è nuova neppure la pressione che sento addosso, ovviamente amplificata ora che sono ai Lakers. Ma l’ho già vissuta”. Poi ha parlato anche degli insegnamenti ricevuti da padre in questi anni: “L’etica del lavoro, l’importanza di venire in palestra ogni giorno con il giusto atteggiamento, ascoltare gli allenatori, essere sempre disponibile a farsi allenare: sono concetti che mi ha inculcato in testa da sempre”, ha detto Bronny. Che ai Lakers avrà un un accordo 2+1, con opzione del giocatore sul terzo, ma non un “two way” ovvero quello che gli farebbe fare la spola tra squadra e società satellite in G League. 

LA CRESCITA VERTIGINOSA DEI SALARI IN NBA

Il rinnovo di LeBron a cifre piuttosto alte è l’ultimo di una lunga serie di rinnovi (l’altro ieri i Boston Celtics avevano rinnovato Jayson Tatum a 314 milioni di dollari per i prossimi cinque anni) che ha fatto della Nba una sorta di “Eldorado” per i giocatori più rappresentativi. Anche se paragonare epoche diverse è sempre difficile, giusto per fare un esempio, lo stipendio più alto percepito da un giocatore nella stagione 1946-47, quella d’esordio della lega, era di 8.000 dollari. Il fortunato era Joe Fulks, stella degli allora Philadelphia Warriors. Per arrivare più ai giorni nostri, nella stagione 2014/15 era stato Kobe Bryant a percepire lo stipendio più alto, 23.5 milioni di dollari. Da quel momento, i salari sono schizzati in maniera forse esagerata. Dopo Kobe, è stato il tempo di Steph Curry arrivare prima a 37.5 milioni, poi a superare i 40 e arrivare a 50. Il prossimo anno ne prenderà oltre 55.  

Il rinnovo contrattuale appena firmato con i Celtics porterà Jayson Tatum a guadagnare fino a 71.4 milioni di dollari nella stagione 2029-30 (25 netti), mentre la media annua del quinquennale siglato nei giorni scorsi si assesta appena sotto i 63 milioni. Una cifra record che potrebbe però essere battuta già l’estate prossima da Luka Doncic, quando la stella dei Mavericks potrà a sua volta rinegoziare un prolungamento da 69 milioni all’anno per 5 anni con picco massimo di 78.8 milioni. In attesa di conoscere quanto la lega statunitense incasserà dal rinnovo dei diritti televisivi. 

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