14.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Sports

le scelte sbagliate di Spalletti e di una squadra modesta


Finisce con i sorrisi del ct Yakin, che ormai ci ha preso gusto a umiliare l’Italia, e con lo sguardo basso di Spalletti, che si riporta a casa l’Italia prima del tempo, avendo difeso malissimo il titolo conquistato nel 2021 con Mancini a Wembley.

Svizzera-Italia 2-0, la partita

L’Olympiastadion di Berlino è in festa, saltano le magliette rosse, quelle azzurre (già poche per la verità) spariscono subito: la Svizzera ha spazzato via l’Italia dall’Europeo, senza se e senza ma. Un successo ampiamente meritato. La Nazionale non è scesa proprio in campo, troppo aggrovigliata sul suo calcio relazionale e fluido, ma di poca sostanza. Troppo stanca e senza idee. Ha subito due gol e ne poteva incassare altri (Donnarumma salva almeno due gol), le uniche occasioni italiane sono, una per un colpo di testa di Schar verso la propria porta (palo) e l’altro per una battuta ravvicinata del fantasma Scamacca (altro palo). Si era già sul due a zero e la partita era già segnata.

Sono bastate le reti di Freuler al minuto 37 del primo tempo e di Vargas dopo appena 30 secondi della ripresa. Spalletti sceglie Darmian al posto di Dimarco e Mancini per Calafiori squalificato. Punta su Scamacca, che non ne azzecca una, su Chiesa, che non salta mai l’uomo. A tradirlo è Barella, usurato da una stagione sempre di corsa, e mai protagonista qui a Berlino. A poco servono gli innesti di Zaccagni, Retegui, Pellegrini e Cambiaso. La pesante sconfitta è figlia delle scelte sbagliate di Spalletti e di una qualità tecnica della squadra assai modesta.

L’Italia esce dopo aver vinto una sola partita all’esordio, prendendo lezioni sia con la Spagna sia con la Croazia, fatto salvo il gol provvidenziale di Zaccagni che ci ha regalato gli ottavi. Il 2-0 subito contro la Svizzera è la fotografia dell’Europeo dell’Italia: una squadra senza identità e, se i calciatori sono questi, senza un grande futuro. Tutti sotto processo, da Gravina al ct. Questa spedizione ricorda molto il fallimento di Prandelli-Abete in Brasile dieci anni fa, solo che quella era una squadra a fine ciclo. Questa, in teoria, il ciclo lo avrebbe appena cominciato. Ma se queste sono le premesse…

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