12.05.2025
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Economy

Delfin incassa 840 milioni, patrimonio a 40 miliardi


«Un altro anno record» per Delfin, holding lussemburghese controllata in parti uguali (12,5%) dagli otto eredi del fondatore Leonardo Del Vecchio. L’assemblea della società, presieduta da Francesco Milleri, ha approvato all’unanimità il bilancio 2023 che — secondo una nota diffusa ieri — ha evidenziato un’altra performance esaltante «per redditività e crescita del valore delle diverse partecipazioni in portafoglio». In particolare Delfin ha incassato dividendi per circa 890 milioni di euro, in crescita del 23% sul 2022. Sulla base degli «andamenti ottimali» delle partecipate, la holding stima di superare per la prima volta nel 2024 un miliardo di euro di cedole. Per statuto ai soci Delfin distribuisce il 10% dell’utile che non è stato comunicato mentre il 5% dell’utile spetta alla fondazione Del Vecchio che si occupa di progetti con un impatto economico e sociale.

I DIVIDENDI DELLE PARTECIPATE

Il valore delle partecipazioni è cresciuto di circa 14 miliardi di euro negli ultimi 24 mesi, registrando un aumento del 50% e raggiungendo il valore di circa 40 miliardi di euro. Nel portafoglio della holding della famiglia Del Vecchio ci sono le quote in EssilorLuxottica (32,3%), Assicurazioni Generali (9,77%), Mediobanca (19,8%), Unicredit (1,90%), Covivio (26%), oltre ad alcune partecipazioni minori. Il patrimonio di 40 miliardi è composto da Essilux pari a 31 miliardi, Mediobanca 2,5, Generali 3,5, Unicredit 1,5, Covivio 1,5 e altre minori.

«Ringrazio l’amministratore delegato Romolo Bardin e tutto il consiglio di amministrazione per i risultati raggiunti — ha detto il presidente di Delfin nonchè presidente ceo di Essilux Francesco Milleri -, che sono il frutto del nostro impegno per realizzare, con il sostegno della famiglia, la visione del nostro fondatore», in relazione al rendiconto dello scorso esercizio che ha registrato la coesione fra i sei figli del fondatore, l’ultima moglie Nicoletta Zampillo e il figlio di lei Rocco Basilico. «Proseguiamo nel solco da lui tracciato, nel rispetto di tutte le decisioni e delle linee guida economiche ed etiche che ci ha trasmesso, con una gestione corretta e giusta delle nostre attività, orientata alla creazione di valore per i soci e per le società di cui siamo azionisti stabili e di lungo periodo» ha concluso Milleri.

Il patrimonio di 40 miliardi beneficia della capitalizzazione di Essilux che supera i 90 miliardi grazie alle capacità di Milleri che l’ha raddoppiato dal 2018. E in funzione di questa crescita di valore, il 32% di Essilux in 18 mesi si è apprezzato di oltre 10 miliardi passando da 20 a 31 miliardi.

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