11.05.2025
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Sports

argento nel salto in lungo


Nelle lunghe gambe di Mattia Furlani risiedono i motori che l’hanno reso, ad appena 19 anni, l’uomo volante azzurro. Il classe 2005 infiamma la notte romana nella giornata più calda degli Europei di atletica, andandosi a prendere la medaglia d’argento nel salto in lungo.

8,38 al primo tentativo per il baby campione

Nell’Olimpico che di solito ospita la Roma tanto amata da Mattia, solo un alieno poteva battere il giovanissimo reatino. Per essere precisi, il greco Miltiadis Tentoglou, un cannibale che da anni domina la scena internazionale (dodici ori conquistati dal 2019) e che mette le cose in chiaro già dal primo salto: 8,42 metri, una misura che fanno paura a tutti, meno che a Furlani. Il vicecampione mondiale indoor in carica decolla al primo tentativo (8,38m), poi cala (un nullo, 8,00, 6,60) ma resiste ugualmente al pimpante svizzero Simon Ehammer, che gli si fa sotto al terzo salto: 8,31. Col britannico Jacob Fincham-Dukes ormai fuori dalla corsa al podio, Furlani dosa le sue forze ma negli ultimi due tentativi fa nullo in entrambi. Poco male: quel magico balzo iniziale gli basta per prendersi la medaglia d’argento:; il bronzo cinge il collo di Ehammer, l’oro quello di un Tentoglou mostruoso (migliorato il record personale, da 8,60 a 8,65, per ben due volte). Per quanto fenomenale, però, l’ellenico non gode del tifo scatenato che l’Olimpico tributa a Furlani una volta terminata la gara. L’abbraccio pieno di amore tra Mattia e la madre Kathy (ex velocista, mentre il papà è un ex altista) racchiude tutta la gioia di una famiglia che ha nello sport la sua ragione di vita. «E’ stata la gara più bella della mia vita — afferma Mattia emozionato — Sono sicuro che negli anni, con la memorizzazione della rincorsa e tanti allenamenti, migliorerò ancora. Bisogna rispettare la mia crescita»

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