La telenovela è vicina ai titoli di coda. Almeno sul versante Roma. Perché dopo un nuovo confronto con Gasperini, per Richard Rios a Trigoria hanno deciso di affondare il colpo. Della serie: o la va o la spacca. E se non andasse, la carta di riserva è già pronta: si chiama Neil El Aynaoui con il quale c’è già l’accordo con il calciatore e un’intesa di massima con il Lens. Prima, però, in queste ore è pronto un ultimo rilancio. Ponderato e studiato nei minimi termini per un’operazione che deve essere sostenibile. Anche perché la Roma, indirizzata dall’agente del ragazzo, si era fatta un’idea di spesa che è venuta meno con il passare dei giorni, vista la bravura del Palmeiras ad alimentare l’asta.
TIRA E MOLLA
Un passo indietro: contrariamente a quanto trapelato nei giorni scorsi — e confermato anche dai media brasiliani — il ds Massara per il centrocampista colombiano non è mai andato oltre i 25 milioni. Tra l’altro nemmeno in un’unica tranche ma in tre rate e con una formula che li vedeva suddivisi in 22 di parte fissa più tre di bonus (stessa proposta accettata dal Lens per El Aynaoui). Per questo motivo il club brasiliano si è irrigidito. Il cartellino — ricordiamolo — è suddiviso in quattro parti: 70% in possesso del Verdaõ, il 13,34% del Guarani, il 6,66% del Flamengo e il 10% ad appannaggio del calciatore. A Trigoria pensavano che tolto il 10% del ragazzo (poco meno di 3 milioni che sarebbero poi stati diluiti nei bonus dell’intesa quinquennale da 2,5 milioni a stagione) il prezzo si sarebbe abbassato.
Non è stato così. Il Palmeiras ne chiede 30 soltanto per la sua fetta. A questo punto, per accontentare Gasperini (che aveva individuato Rios addirittura lo scorso anno, quando Ederson sembrava sul punto di lasciare Bergamo per la Premier) il ds Massara si è deciso ad effettuare il rilancio. L’ultimo. Non ci saranno infatti ulteriori giochini al rialzo. La proposta della Roma è di 26 milioni più 4 di bonus abbastanza semplici da ottenere. A Trigoria erano consapevoli che sarebbe stato necessario alzare l’asticella ma prima è stato necessario attendere il via libera dei Friedkin. Questo perché nelle idee originarie, la spesa per il colombiano doveva essere minore. E garantire 30 milioni al Palmeiras, vuol dire togliere altre risorse per completare la squadra. Che ad oggi è la stessa dello scorso anno senza Paredes, Shomurodov, Saelemaekers, Hummels, Gourna-Douath, Nelsson e Ryan (senza considerare i prestiti di Abraham, Le Fée, Zalewski e Dahl). Mancano quindi calciatori. Numericamente e qualitativamente.
WESLEY, SI TRATTA
In alcuni ruoli sono stati già individuati: in attacco l’obiettivo in dirittura d’arrivo è Ferguson. Roma e Brighton stanno ultimando l’operazione che vedrà il centravanti trasferirsi nella Capitale. Un prestito al quale sarà abbinato il diritto di riscatto che diventerà obbligo (si sta lavorando per abbassare la prima richiesta di 45 milioni del club dei gabbiani) se l’irlandese parteciperà tra finalizzazione e assist a 30 reti in stagione. Ben venga, verrebbe da dire. A destra il prescelto è Wesley. Anche per lui servirà un rilancio: i 22 milioni, comprensivi dei benefit, sinora offerti non bastano. E all’orizzonte si è palesato lo Zenit pronto a soddisfare le richieste del Flamengo (ma il ragazzo nicchia). Poi sarà completata la rosa con l’arrivo almeno di un difensore centrale (molto dipenderà dalla permanenza o meno di Kumbulla, difficile invece quella di Hermoso: occhi su Mavropanos del West Ham e Mouriño dell’Alaves anche se il preferito resta il compagno di reparto del greco, Aguerd) e soprattutto l’attaccante di piede destro che gioca a sinistra. Un ruolo che nella Roma oggi è scoperto ma che in una squadra che lo scorso anno ha chiuso con l’ottavo attacco della serie A (56 gol) è indispensabile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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