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X, come si disputa una gara e perché è una disciplina olimpica


Abilità tecnica, equilibrio, grande forza fisica, strategia e una profonda conoscenza del meteo. Bisogna saperle calibrare in tempo reale per disputare una buona gara di windsurf, disciplina che quest’anno è congtraddistinta da una novità: l’iQFOiL che ha preso il posto dell’RS:X come classe velica. Che cos’è questa tavola? Cos’è un foil? L’iQFOiL è un formato di windsurf in cui la differenza principale con il vecchio formato Olimpico, l’RS:X, è che il daggerboard è sostituito da un foil. Così, invece di galleggiare, la tavola sembra volare grazie all’uso di idroali (hydrofoil) attaccate alla parte inferiore della tavola che la sollevano completamente dall’acqua a velocità di planata. Grazie a questa nuova tecnologia, questa disciplina ha un aspetto ancora più spettacolare e gli atleti vanno anche più veloci.

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Iqfoil e Rs:x che differenza c’è?

 Al porto di Marsiglia stiamo assistendo alle prodezze di Marta Maggetti, ma sapete come si svolge una gara di windsurf? E perché una disciplina che ha un posto d’onore tra gli sport acquatici alle Olimpiadi?

A partire da Beijing 2008 e fino a Tokyo 2020, il formato per gli eventi di windsurf alle Olimpiadi era l’RS:X. La tavola era caratterizzata da un tradizionale daggerboard, o chiglia, che bilancia la tavola, e utilizza lo stesso tipo di vela dell’iQFOiL. Quali sono le principali differenze tra iQFOiL e RS:X, la vecchia tavola Olimpica?

La differenza principale tra la nuova e la vecchia tavola Olimpica è che l’iQFOiL va molto più veloce dell’RSX, ha migliori prestazioni con venti più leggeri perché la tavola è sopra l’acqua grazie all’hydrofoil, e l’assenza di resistenza della tavola all’acqua consente ai regatanti di prendere una rotta più diretta verso una boa. Il foiling è anche silenzioso e fluido, quindi non è così pesante fisicamente per il corpo, ma è necessario un livello superiore di concentrazione per mantenere l’equilibrio e per raggiungere le massime velocità.

iQFOil e RS:X: la differenza di velocità

All’inizio della gara, l’iQFOiL raggiunge immediatamente una velocità di 25 km/h, mentre l’RS:X parte a circa 5 km/h.

La tavola di iQFOiL è più larga e più corta, il che la rende compatta e agile. A differenza dell’RS:X, l’iQ non ha un daggerboard.

In una gara di windsurf l’atleta sta in piedi sulla tavola dotata di vela. L’atleta muove la vela sfruttando la forza del vento (wind in inglese significa «vento»).  Questo sporto è stato inventato negli anni ’60 ed è diventata disciplina olimpica nel 1984 ai Giochi di Los Angeles. Questo sport richiede un equilibrio perfetto, un’ottima conoscenza delle condizioni meteorologiche e una grande forza fisica.

Le andature

Controllare la vela non è semplice: bisogna saper mantenere un costante equilibrio sulla tavola, e ciò non è affatto semplice in caso di vento e correnti forti. Il corpo è in tensione, soprattutto la schiena. Per praticare questo sport serve una tavola, una vela con albero, un boma e un trapezio. Nel windsurf esistono diversi modi di avanzare, che vengono chiamati andature. In base alla direzione del vento, si possono distinguere l’andatura traverso, quando il vento è perpendicolare alla tavola da windsurf (la tavola è a 90° rispetto al vento). È l’andatura con la quale si inizia. La bolina: il vento è obliquo rispetto alla tavola (la tavola è a 45° rispetto al vento). Questa andatura subentra poco dopo aver cominciato la navigazione. Ci si muove controvento, in direzione sopravvento. Lasco: il vento viene da dietro ed è obliquo alla tavola da windsurf (la tavola è a 135° rispetto al vento). È l’andatura più veloce e permette di percorrere i tratti più lunghi. Si va dalla parte opposta al vento, in direzione sottovento. Poppa: in questo caso il vento ti spinge da dietro (la tavola è a 180° rispetto al vento). Questa è l’andatura più lenta.

Le regole in acqua

Il windsurf dipende dalle condizioni di vento e acqua. Termini chiave sono «sopravvento» che è il lato dell’imbarcazione dove soffia il vento. Il «sottovento» che è il lato dell’imbarcazione opposto a quello dove soffia il vento. Nel windsurf ha sempre la precedenza la persona che si trova sottovento, dunque sul lato dell’imbarcazione opposto a quello dove soffia il vento. Quindi la regola è «sottovento prima del sopravvento». Se due surfisti si vengono incontro vale: “sinistra prima di dritta”. Cioè: ha la precedenza la persona che ha la vela sul lato sinistro della tavola e che quindi si trova a destra della vela. Questa regola si può ricordare anche così: la mano destra sull’albero ha la precedenza. Infatti chi è a sinistra, ha la mano destra più vicina all’albero.  Durante il sorpasso bisogna tenere una distanza pari almeno alla lunghezza dell’albero e superare l’altra persona formando un ampio arco.

È  importante non uscire in mare aperto di notte, mantenere la distanza da ostacoli come gli scogli e fare attenzione se ci sono persone che stanno praticando surf, nuoto, kitesurf o stanno andando in kayak.

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