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via libera al decreto Ricostruzione


Il dl Ricostruzione è legge. A Montecitorio ieri è infatti arrivato il via libera definitivo al testo già approvato dal Senato il 31 luglio scorso. Centocinquantatré i voti favorevoli, 94 i contrari e 4 gli astenuti per il provvedimento in cui le misure previste dal decreto sui Campi Flegrei, hanno finito con l’affiancare le disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di Protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali.

IL TESTO
Nel dettaglio il decreto, nel definire le attività di ricostruzione nel territorio delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana, prevede il riconoscimento di contributi ai privati che hanno subito il danneggiamento della propria abitazione dagli eventi calamitosi verificatisi. Se da un lato viene eliminata la possibilità di accedere ad un contributo per il danneggiamento di beni mobili non registrati danneggiati dal sisma del 2016, dall’altro si prevede che il Commissario straordinario possa invece riconoscere un contributo commisurato in maniera forfettaria e sulla base del numero e della tipologia dei vani all’interno dei quali erano i beni mobili, nel limite di 3.200 euro per la cucina e di non oltre 700 euro per gli altri vani, fino ad un importo massimo complessivo di 6.000 euro per abitazione.

Il testo è molto articolato e prevede, tra le altre cose, la proroga al 17 settembre 2025 dello stato di emergenza dichiarato per eventi meteorologici nelle Marche, l’estensione per l’Agenzia Italia Meteo delle facoltà di assumere personale per altri 5 anni, un maggiore contributo da parte di Ferrovie dello Stato per la messa in sicurezza delle infrastrutture e l’attesa norma una norma di interpretazione sulla Fondazione “Milano Cortina 2026”, in cui si prevede che la fondazione non riveste la qualifica di organismo di diritto pubblico e che le sue attività non sono disciplinate da norme di diritto pubblico.

CAMPI FLEGREI
Nel testo è anche confluito il decreto che stabiliva misure a favore dei Campi Flegrei colpiti da bradisismo. Oltre a istituire anche per questa emergenza la figura del Commissario Straordinario e indicare i necessari interventi di riqualificazione degli edifici pubblici, sono previste misure per assicurare la continuità dell’attività scolastica e per consentire alla Regione Campania di assegnare un contributo ai nuclei familiari, la cui abitazione sia stata sgomberata per inagibilità, fissato in proporzione al numero dei componenti. In particolare il contributo potrà andare da un minimo di 400 a un massimo di 900 euro mensili (oltre ad una somma aggiuntiva di 200 euro al mese per ogni soggetto, presente nel nucleo familiare, over-65 o con disabilità con percentuale di invalidità non inferiore al 67%). Sempre alla Regione Campania spetterà l’obbligo di compiere gli atti necessari a evitare che si costruiscano nuovi immobili nell’area (in caso di inadempienza, il cdm esercita il potere sostitutivo vietando il rilascio di titoli edilizi).

L’approvazione del Dl ha portato con sé le polemiche dell’opposizione.«Nel decreto c’è di tutto tranne una strategia e soprattutto risorse per affrontare emergenze e interventi di prevenzione», ha detto la capogruppo Pd alla Camera Chiara Braga. «Testo che non ci appartiene» ha attaccato invece il deputato M5S Agostino Santillo.

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