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utile netto a 20 milioni, raccolta a 4,2 miliardi


Utile netto consolidato di 20,1 milioni, in crescita di 1,9 milioni rispetto al precedente esercizio (+10,5%), per il 2024 della Popolare del Lazio che questa mattina terrà l’assemblea di bilancio al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo. La performance reddituale consente contestualmente di assicurare un autofinanziamento funzionale a garantire la crescita futura e di remunerare adeguatamente gli azionisti, con una proposta di distribuzione del dividendo pari a 1 euro per azione. Il margine di interesse consolidato è pari a 76 milioni, in lieve diminuzione rispetto allo scorso anno (-1,3%) in relazione dell’andamento della forbice dei tassi, condizionata dalla progressiva riduzione del costo delle operazioni di rifinanziamento effettuate con la Bce.

Continua il miglioramento del contributo alla redditività del margine da servizi netto (che si attesta a 43,7 milioni con il +1,9%), la cui crescita progressiva negli ultimi anni consolida la capacità strutturale del gruppo di realizzare risultati economici positivi e meno dipendenti dal margine di interesse, influenzato da fattori esogeni.

LA RACCOLTA

La raccolta complessiva è cresciuta ulteriormente, attestandosi nel complesso a 4,2 miliardi (+9,1%). All’incremento hanno contribuito sia la componente di raccolta diretta, pari a 2,6 miliardi (+7,9%), sia quella di raccolta indiretta attestatasi a 1,5 miliardi (+14,6%). In un’ottica di diversificazione degli investimenti della clientela, la componente gestita della raccolta indiretta rappresenta i 2/3 del totale.

Gli impieghi economici lordi si sono attestati a oltre 2 miliardi, in lieve flessione sul 2023 (-2,6%) anche in relazione all’andamento dello scenario macroeconomico. Nel 2024 è continuata un’attenta politica di contenimento del rischio di credito e gestione proattiva dei crediti problematici con una prudente politica di riclassificazione: i crediti deteriorati lordi sono risultati pari al 6% del totale degli impieghi, con un NPE ratio netto al 3,2%. Il costo del credito è risultato pari allo 0,71%, a testimonianza delle prudenti politiche di gestione del rischio. Si mantiene elevata la performance del gruppo in termini di efficienza e controllo dei costi: l’indice cost/income si attesta al 62,7% con un leggero aumento rispetto allo scorso esercizio (60,9%) anche in relazione agli impatti del rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria. In ulteriore miglioramento il Cet1 ratio e il Total capital ratio consolidato, che si attesta al 20,3%.

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