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Unicredit alza i profitti per il 2024, «Commerz, la strada diventa lunga»


Unicredit centra il 15° trimestre positivo di seguito che gli permette di alzare il target di utile finale oltre 9 miliardi, performance che coincide con la diffusione dell’andamento di Commerzbank, sicuramente più opaco. E i tempi sulla seconda banca tedesca si allungano perché Bce ha fatto ripartire più volte l’orologio, avendo chiesto integrazioni nell’istruttoria per autorizzare la crescita al 29,9%. A settembre l’utile netto di Gae Aulenti era di 7,7 miliardi, in rialzo del 16% rispetto ai nove mesi 2023.

LE PREVISIONI

Nel terzo trimestre l’utile è stato di 2,5 miliardi, in rialzo dell’8% e sopra le stime che indicavano 2,2 miliardi. La crescita dei ricavi netti è stata del 2,6% anno su anno nel terzo trimestre, sostenuta da commissioni per 1,9 miliardi, in rialzo del 8,5% rispetto all’anno precedente grazie all’attività della clientela, e da un margine di interesse resiliente pari a 3,6 miliardi di euro. UniCredit ha migliorato la sua guidance finanziaria 2024 anche sui ricavi netti, incrementata a circa 24 miliardi, da superiore a 23 miliardi.

Per effetto di questi risultati, e a fronte dell’ambizione di un utile netto annuo superiore a 9 miliardi nel 2025, la banca punta ad aumentare il dividendo cash dal 40% al 50% dell’utile netto a partire dai risultati del 2025.

«Aumenteremo il nostro dividendo al 50% dell’utile netto a partire dal 2025, in rialzo rispetto al 40% attuale, data la solidità dei nostri utili e della nostra generazione organica di capitale» ha detto Andrea Orcel che rimane cauto su Commerz di cui ha il 21% virtuale perchè il 9% è diretto. «Sono aperte tutte le opzioni. Durante il trimestre, abbiamo impiegato parte del nostro capitale in eccesso e abbiamo fatto un investimento in Commerzbank che potrebbe o meno, infine, condurre ad una combinazione completa».

La timeline «è più lunga di quanto molti credano» considerato anche il percorso autorizzativo, «ma a un certo punto ha un limite. Non possiamo essere investitori per sempre senza decidere se essere dentro o fuori, ma non vedo questa decisione presa prima di un anno da ora».

IL GELO DEI VERTICI

Orcel non si sbilancia perché dall’altra parte, Bettina Orlopp, ceo della seconda banca tedesca, conferma la contrarietà. «Al momento, ci stiamo concentrando sull’esecuzione della nostra strategia stand alone, perché non c’è nulla sul tavolo, non abbiamo ricevuto alcuna offerta», ha detto nella call gli analisti ad una domanda sugli scenari futuri alla luce dell’ingresso di Unicredit come azionista di peso.

«L’unica conversazione che abbiamo avuto finora è stata una conversazione tra investitori. Pertanto, siamo davvero concentrati sull’esecuzione della nostra strategia e sulla creazione di valore, il che mi sembra molto sensato», sottolinea Orlopp. L’utile netto di Commerz è stato di 642 milioni, in calo del 6,1%.

Nei nove mesi, i ricavi sono aumentati a 8,2 miliardi (da 8,1 miliardi), con commissioni nette in aumento del 4% a 2,7 miliardi di euro e il margine di interesse a 6,3 miliardi (+0,1%). Stabili anche i costi a 4,8 miliardi di euro nei 9 mesi, con un cost/income al 59% e un utile sui nove mesi in crescita del 5% a 1,9 miliardi.

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