C’è un filo rosso che lega tutte le manovre del governo Meloni in tema di pensioni: la chiusura di ogni “via di fuga” anticipata verso la pensione. E la legge di Blancio di quest’anno si conferma in questo solco. In zona Cesarini, con un emendameto firmato dal governo e partorito tra le stanze del ministero dell’Economia e quelle di Palazzo Chigi, è arrivata una nuova una doppia stretta per chi punta ad andare in pensione anticipata dal 2031. Peserà di meno il riscatto della laurea, che sarà di fatto gradualmente sterilizzato, e si allungherà la cosiddetta finestra mobile, ossia il periodo tra quando il lavoratore raggiunge i requisiti utili a lasciare il proprio posto e l’effettiva riscossione dell’assegno. Di fatto anche questo un aumento dell’età di pensionamento. Ma attenzione, entrambe le misure, ancora una volta, valgono solo per chi intende lasciare il lavoro conteggiando di anni di contribuzione e non quelli anagrafici.
