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«Spero di vincere Scudetti come mio padre. Thiago Motta decisivo nella mia scelta»


Khephren Thuram ha un’eredità pesante da smaltire in campo e un duello da vincere, con il fratello Marcus dell’Inter. Scelto dalla Juventus su indicazioni di Thiago Motta per un nuovo centrocampo dinamico, fisico e in cerca di gol pesanti, l’ex Nizza ha le idee chiare e una traccia più che chiara da seguire.

«Mio padre Lilian mi ha detto che la Juve è la più grande squadra d’Italia e del mondo, per lui. Devo approfittare di ogni momento che avrò la fortuna di passare qui. Sarà un’occasione di crescita come persona e giocatore. La Juve è un sogno che si avvera, lo desideravo da quando sono piccolo, qui sono passati molti francesi, nomi di prestigio. Spero di fare bene come loro, Matuidi, Pogba, e mio papà che ha giocato qui. Con Todibo abbiamo parlato, ma non della Juve. Vediamo se arriverà. Ero piccolo quando mio papà ha vinto gli Scudetti qui, spero di vincerne tanti altri con questo club. Thiago Motta mi parla tutti i giorni, ha avuto la sua importanza nella mia scelta, potrò imparare tanto da lui: in campo posso giocare play o come mezzala, i miei modelli di riferimento sono Pogba e Vieira.

Due grandi giocatori».

Il derby d’Italia con il fratello Marcus promette scintille: «Lui dice che sono più forte, ma per me lo è lui. Ha fatto una lunga carriera, è un modello, fa molti gol ed è un assistman perfetto. Le mie caratteristiche? Amo far girare la palla, ma mi piace anche andare avanti e verticalizzare. Ho delle qualità di grande dinamismo, gioco anche molto palla al piede. Sono un giocatore completo ma ho ancora tanta strada da fare. Dovrei segnare di più, ma non è la cosa più importante per me, devo dare l’equilibrio e supportare la squadra. Deschamps me ne ha dati molti di consigli, ma mio padre lo sento sempre ed è lui il mio consigliere principale. Farioli è stato importante per me. Mi ha dato fiducia, e mi ha aspettato. Ero in una squadra giovane, è stato una figura importante, così come il suo staff. Mi spingevano molto».

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