LA GIORNATA
dalla nostra inviata
TELESE Mentre non stenta a ridursi la tensione sulla Global Sumud Flotilla e si moltiplicano gli annunci di ripercussioni in caso di attacco alle imbarcazioni in rotta verso Gaza — da ultimo quella di uno sciopero generale partita da Maurizio Landini — il Viminale corre ai ripari. Il primo passo è arrivato già ieri, con una riunione di coordinamento con lo staff ministeriale: «Proprio oggi ho incontrato i collaboratori più stretti per stringere i ranghi e vedere come organizzarci nelle principali città nelle prossime settimane», spiega Matteo Piantedosi sul palco di «Libertà», la kermesse di Forza Italia a Telese, nel cuore del Beneventano. Una mossa necessaria, secondo il ministro dell’interno, visto che «i tempi che sono previsti per l’arrivo in zona critica della Flotilla ormai riguardano pochi giorni». La preoccupazione, spiega il titolare del Viminale al Messaggero, a margine del suo intervento, è che la prossima possa essere «una settimana impegnativa» a fronte del moltiplicarsi di minacce nelle ultime ore.
Da qui la scelta di alzare il tiro, con un coordinamento più capillare. Nei prossimi giorni, quindi, il titolare del Viminale incontrerà i prefetti e i questori delle principali città per avviare un lavoro di aggiornamento «ad horas» sui territori e fare il punto delle misure da mettere in atto per affrontare possibili situazioni di «animosità nelle piazze».
«Ci teniamo pronti», garantisce rispondendo alle domande del direttore de Il Mattino, Roberto Napoletano, «con l’obiettivo di garantire a tutti di manifestare, nella consapevolezza che tutti devono essere liberi di farlo in sicurezza».
Si punterebbe, nel dettaglio, a predisporre tutti i servizi per mantenere l’ordine pubblico e, in caso, a contenere possibili frange violente. Le stesse frange «più estreme», aggiunge, «che si sono staccate dal corteo di Milano, nella manifestazione di lunedì scorso». Parlare di frange, «non deresponsabilizza gli organizzatori: la vera differenza ragiona Piantedosi — la fa la capacità degli organizzatori anche di costituire una sorta di servizio d’ordine interno».
I DATI DELLE PIAZZE
L’invito a Telese è stato anche l’occasione per l’ex prefetto di Roma per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: «Il governo garantisce il diritto di manifestare liberamente, questo è sotto gli occhi di tutti. Molto spesso soprattutto negli ultimi anni ci è stata contestata una postura autoritaria, tesa a comprimere la libera manifestazione del pensiero. I dati dicono che sta accadendo esattamente il contrario».
Dati, quelli del Viminale, che segnano da gennaio al 24 settembre una lieve riduzione delle manifestazioni di piazza (- 11,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Così come un calo dei casi di criticità da 274 a 178 a cui ha fatto fronte, però, un aumento del 6,5% di uomini delle forze dell’ordine rimasti feriti: da 170 a 181.Stesso discorso anche per gli anni addietro, con la differenza che dal 2023 al 2024 c’è stato un aumento del 9,7% delle manifestazioni, con una crescita percentuale di uomini in divisa feriti pari al +127,5% (da 120 a 273).«In Italia aumenta il numero di agenti feriti durante le manifestazioni. I toni sono molto accesi e molto forti, per questo abbiamo lanciato un invito ad abbassare i toni», il monito del ministro. Le parole più dure, però, sono dirette a Maurizio Landini: «Indirettamente ha respinto le nobili parole del presidente, che io condivido». Il riferimento è all’annuncio di un prossimo sciopero generale in caso di attacco alle barche della Flotilla. Parole a cui a stretto giro è seguita la replica del diretto interessato: «Io dico al ministro Piantedosi che deve essere lui il primo responsabile. Io non scateno proprio nulla. E lo sciopero è l’unico strumento democratico che i cittadini hanno per dire che non sono d’accordo».
Da Telese il ministro, infine, torna anche su uno dei suoi cavalli di battaglia. Il decreto sicurezza, «ingiustamente additato come un provvedimento liberticida». Il ministro ha posto l’accento sul calo sensibile dei reati «a doppia cifra», anticipando che in cantiere ci sarebbe anche un «ragionamento su altri provvedimenti o accorgimenti per completare questo percorso».
Valentina Pigliautile
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