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Sicurezza, il rilancio della Lega: «Forze dell’ordine, più tutele»


ROMA Ha tutto l’aspetto di un fallo di reazione, sarà che la Lega lo calcia ad appena 48 ore dallo stop della Corte di Cassazione al decreto sicurezza, a rischio di incostituzionalità nel metodo e nel merito a detta dell’ufficio del Massimario.

E così, dopo l’affondo di Matteo Salvini che aveva chiesto di modificare il reato di tortura per la polizia penitenziaria — con tutte le polemiche del caso — il Carroccio alza il tiro. «È fortemente auspicabile un nuovo provvedimento per rafforzare ancora di più la sicurezza, con particolare riferimento alla tutela delle Forze dell’Ordine. Difendere le divise significa difendere gli italiani», si legge in una nota che rimbalza nelle redazioni a metà mattinata di un sabato in cui il caldo non dà tregua. La maggioranza risponde compatta alla “chiamata alle armi”: se c’è da tutelare gli agenti ci siamo, tuonano a stretto giro di posta Edmondo Cirielli, per i Fratelli d’Italia, e il capogruppo di Fi Maurizio Gasparri.

E’ dunque un nuovo provvedimento per aumentare la sicurezza che «tuteli» le forze dell’Ordine perchè «difendere la divisa è difendere gli italiani», che torna ad agitare gli schieramenti.

All’indomani delle critiche espresse della Cassazione al decreto sicurezza, la Lega, come si diceva, rilancia annunciando di voler mettere nero su bianco un nuovo provvedimento a tutela degli agenti. La proposta raccoglie subito il sì degli alleati.

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LA DISPONIBILITÀ DI FDI

Il viceministro agli Esteri, Cirielli, annuncia la disponibilità a sedersi subito intorno ad un tavolo: «Da molti anni sostengo che sia improcrastinabile intervenire per rafforzare la sicurezza nelle città e tutelare le forze dell’ordine», ricorda il coordinatore della direzione di Fdi «siamo disponibili quindi ad approfondire con gli alleati nuovi provvedimenti, prendendo spunto anche dalle numerose proposte in tal senso dei gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia».

Pronta a mettere in cantiere subito un nuovo provvedimento (il decreto sicurezza è stato approvato in via definitiva il 4 giugno scorso) è anche Forza Italia: «Sulla sicurezza il centrodestra andrà avanti non solo difendendo le norme che ha varato, ma valutando ulteriori interventi soprattutto a tutela delle forze armate e delle forze di polizia», fa sapere Gasparri. Difficile capire se e quando un nuovo testo vedrà la luce tenendo conto dei provvedimenti che il Parlamento dovrà approvare prima della pausa estiva visto, tra l’altro, che molti sono decreti e che quindi hanno una scadenza da rispettare. Quel che è certo è che il centrodestra non sembra intenzionato a tornare sui suoi passi dopo le critiche mosse dalla Cassazione: «Il Massimario della Cassazione si è sbizzarrito con tesi francamente inaccettabili — accusa Gasparri — dimostrando che l’uso politico della giustizia viene esercitato anche in sede di analisi preventiva per contrastare le politiche di sicurezza del centrodestra».
Parole a cui fa eco Fdi. «Siamo increduli e stigmatizziamo con fermezza le critiche sollevate dall’ufficio del Massimario della Cassazione in merito al decreto sicurezza, recentemente approvato dal Governo e promulgato dal Capo dello Stato», sottolinea il senatore di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti, mentre Augusta Montaruli vicecapogruppo della Camera ci tiene a sottolinea come il «parere espresso non sia vincolante».

Interviene anche l’Anm, con una nota di tutt’altro segno: «Siamo increduli nell’apprendere che un magistrato con tanti anni di esperienza come il ministro Nordio abbia inteso acquisire informazioni sul regime di divulgazione delle relazioni dell’Ufficio del Massimario che sono pubbliche. La giurisprudenza, come il ministro ben sa, si evolve in uno Stato democratico proprio grazie ad un ininterrotto confronto di idee». OPPOSIZIONI

IN TRINCEA

Su questa stessa linea i partiti dell’opposizione che puntano il dito contro il ministro della Giustizia, Carlo Nordio: «Farebbe meglio a sedersi e leggere attentamente il contenuto della relazione», dice Filiberto Zaratti di Avs che aggiunge: «A parte che non capiamo come non si aspettasse la relazione della Cassazione che mette in evidenza ciò che l’opposizione parlamentare ed il meglio del mondo giuridico e democratico italiano hanno insistentemente sottolineato in merito all’aberrante decreto sicurezza».

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