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«Sì alla sospensiva, niente voto ad agosto»


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L’ipotesi dal mare alle urne non ci sarà e Pescara tira un sospiro di sollievo e riprende i suo cammino di città metropolitana. Niente voto ad agosto, quindi.  «Il Consiglio di Stato va verso la sospensione della sentenza del Tar Pescara del 25 giugno scorso». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, il quale, in attesa della pubblicazione dell’ordinanza, anticipa quanto emerso dall’udienza al Consiglio di Stato. La richiesta di sospensiva era stata presentata, sia dal centrodestra sia dal centrosinistra all’opposizione in Comune, contestualmente al ricorso contro la sentenza del Tar che aveva annullato l’esito delle elezioni comunali 2024, disponendo un nuovo voto in 27 delle 170 sezioni della città; voto poi disposto dal prefetto per il 24 e il 25 agosto prossimi. L’udienza di merito al Consiglio di Stato era già stata fissata al 18 dicembre prossimo. Nel frattempo sindaco, Giunta e Consiglio comunale tornano nel pieno delle loro funzioni.

«Possiamo riprendere pienamente la nostra attività, anche se in queste settimane, nel periodo dell’anno in cui la città è più viva, non ci siamo mai fermati. Pescara non può permettersi di rallentare, per cui leggo con estremo favore il passaggio di oggi al Consiglio di Stato e attendiamo fiduciosi il pronunciamento di dicembre sul merito dei ricorsi». E’ quanto dichiara Carlo Masci, commentando quanto emerso dall’udienza odierna in Consiglio di Stato in base alla quale si dovrà attendere l’udienza di merito del 18 dicembre prossimo per sapere se la città dovrà tornare, anche solo parzialmente, al voto o meno. «Al di là del discorso giudiziario — prosegue Masci in una nota — ho detto sin dal 25 giugno che sarei stato pronto al ritorno alle urne, e avevo chiesto al candidato sindaco della sinistra-cinquestelle di aderire a questa proposta ritirando la richiesta di sospensiva, ma il mio appello è rimasto inascoltato. Ritengo, infatti, che l’esito delle elezioni del 2024 sia stato chiarissimo, peraltro confermato dal riconteggio, e sono certo che il 24 e il 25 agosto sarebbe arrivata dai cittadini una risposta altrettanto chiara e netta dagli elettori a favore del centrodestra, mettendo fine alla campagna denigratoria portata avanti nell’ultimo mese nei miei confronti dalla sinistra-cinquestelle». «Ora — conclude Masci — la questione sarà riesaminata dal Consiglio di Stato e abbiamo piena fiducia sull’esito di questa vicenda».

Intanto qualche candidato, anticipando tutti, ha già fatto affiggere i manifesti elettorali in città e riempito i social di propaganda.

Tutto da ritirare, almeno per il momento.


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