Testardamente unitari. E «saldamente il primo partito dell’opposizione». Suona così il bilancio elettorale dell’ultimo anno di Elly Schlein. Fatto di discese ardite (vedi il flop in Basilicata e soprattutto in Liguria) ma anche di risalite, dal 24% del Pd alle Europee di giugno all’en-plein di capoluoghi conquistati o riconquistati dal Nazareno alle amministrative 2024 (Bari, Firenze, Perugia , Potenza e Campobasso).
La leader dem finora ha scelto di guardare il bicchiere mezzo pieno. Concentrandosi sulla ritrovata leadership dell’opposizione e puntando il dito su alleati e coalizione che «devono consolidarsi». Tradotto: la colpa delle sconfitte, per la segretaria Pd, va cercata da un lato nelle scarse performance del Movimento 5 Stelle (che nelle ultime regionali liguri è crollato al 4,6%, più che dimezzando i voti delle Europee). Dall’altro, nelle perenni divisioni del “campo largo”, che non riesce mai a presentarsi nello stesso formato: con Renzi, senza Renzi, senza Calenda e così via. E soprattutto ad archiviare le scaramucce tra i suoi protagonisti, a cominciare da Conte e Schlein, la cui intesa continua a traballare. Incertezze che hanno fatto sì che dopo la vittoria messa a segno in Sardegna dalla pentastellata Alessandra Todde, il fronte progressista ha inanellato una serie di sconfitte: Abruzzo (in formato campo “larghissimo”), Basilicata (con candidato sostituito in corsa e Azione passata al centrodestra), Piemonte (senza M5S).
L’EXPLOIT
I Cinquestelle, dal canto loro, esultano per aver piantato la prima bandierina alla guida di una Regione. Ma è l’unica vittoria di un annus horribilis che si chiude con le incognite della Costituente e lo strappo con il fondatore Beppe Grillo, che minaccia di portar via altri voti. Chi davvero nel 2024 può festeggiare, nel centrosinistra, è Avs. Balzata in due anni dal 3,5% delle Politiche al quasi 7 delle Europee. Un exploit confermato alle Regionali liguri, dove il duo di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli si è classificato seconda forza dei progressisti. Una medaglia d’argento che i rosso-verdi, ora, vorrebbero tenersi stretti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il punto del direttore, ogni lunedì
Iscriviti e ricevi le notizie via email