Il governo vuole «favorire le detrazioni per la famiglia la natalità. Ci sono diverse strade: o potenzire l’assegno unico o introdurre detrazioni specifiche per i figli, perchè adesso la detrazione c’è dopo i 21 anni». A dirlo è stato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. L’esecutivo, quindi, ragiona su un aumento dell’Assegno unico per alcune fasce di reddito, dopo le polemiche per una sua presunta rimodulazione. Il problema sono le risorse: l’idea della rimodulazione nasceva da qui.
In sostanza aumentare il contributo per le famiglie con più figli e ridurlo per chi non ha presentato l’Isee o lo ha superiore a 45mila euro (l’ultima fascia di reddito sopra la quale si ricevono sempre 57 euro fissi a figli ogni mese). Per trovare le risorse si potrebbe però alla fine optare per il taglio delle detrazioni ai single, quindi non intervenire sui redditi potenzialmente più elevati, ma su chi non ha figli. Vediamo cosa potrebbe fare in concreto il governo.
Manovra, tagli ai mini-bonus e sconti in base a reddito e figli. Ecco tutte le misure sul tavolo