Blackout elettrici, blocchi informatici, guerre alle porte dell’Europa o nuove emergenze sanitarie: scenari diversi ma accomunati da un elemento cruciale, l’improvvisa difficoltà ad accedere ai pagamenti digitali. È in questo contesto che la Banca centrale europea (Bce) ha rivolto un suggerimento che sa di raccomandazione previdente: conservare una piccola riserva in contanti “in casa”, sufficiente a coprire le esigenze primarie per circa 72 ore. L’indicazione, formulata in uno studio dal titolo emblematico “Keep calm and carry cash”, è firmata dagli economisti Francesca Faella e Alejandro Zamora-Pérez, ed è rivolta ai cittadini dell’area euro.
Secondo l’istituto di Francoforte, le banconote rappresentano più di un semplice strumento di pagamento: la loro natura tangibile contribuisce a offrire “conforto e controllo”, fungendo da garanzia psicologica in momenti di incertezza. Pur riconoscendo che le tecnologie digitali semplificano oggi i pagamenti quotidiani, la Bce insiste sul fatto che il contante resta una componente essenziale della resilienza nazionale.
La Bce: «Il denaro contante è ancora indispensabile»