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Gianluca Mancini è il protagonista della 42ª Edizione del Premio Cultura Sportiva Beppe Viola. Il numero 23 della Roma ha parlato della posizione di classifica dei giallorossi e della Nazionale. Di seguito le sue parole:
Il premio di oggi? «È un onore, intitolata da una persona che raccontava lo sport in maniera eccezionale. Mi sono fatto raccontare un po’ di lui».
La Roma è prima. Se te lo avessero detto a inizio stagione? «Avrei risposto che avevamo il ritiro e bisognava pensare partita dopo partita.
Se siamo a questo punto è per merito. Ce le sudiamo le partite. Sappiamo che siamo ancora all’inizio e che c’è ancora un campionato da giocare».
Il rinnovo? «Ho un contratto fino al 2027. Ne parleremo nel momento giusto, ma sono tranquillissimo».
Adesso c’è il Napoli. Si parla di scudetto? «Prima del Napoli c’è una partita importante. Presto per parlare di sfida scudetto. Siamo a novembre e ci sono ancora tantissime partite».
Il rigore fischiato da Ayroldi? «Ero sicurissimo che l’arbitro avrebbe cambiato decisione andando a rivedere l’azione. Sono cose che possono succedere in campo, l’arbitro poi mi ha chiesto scusa per la svista».
Non ci sarà rinvio della Serie A per la Nazionale. «Noi ci adeguiamo a quello che ci viene detto. Quando andiamo in Nazionale dobbiamo pensare a fare il meglio nei pochi giorni che abbiamo. Sono due sfide super importanti per noi e per tutta l’Italia».
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