Notizie Nel Mondo - Notizie, affari, cultura Blog Business Economy Polizze alle imprese Orsini: «C’è il rischio desertificazione»
Economy

Polizze alle imprese Orsini: «C’è il rischio desertificazione»


«Sulle case perse e sulle imprese chiuse si deve agire velocissimamente e in modo concreto». Non è il tempo delle polemiche dopo l’ennesima alluvione in Emilia-Romagna e Marche, per il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Ma imporre un’assicurazione contro i danni del Clima, «rischia di desertificare» i territori più esposti, avverte il leader degli industriali nel corso del suo intervento a Bologna per l’inaugurazione del Cersaie, mentre dallo schema di decreto interministeriale illustrato ieri al Mimit emerge che l’obbligo per le imprese entrerà in vigore il primo gennaio 2025. Il dialogo con il ministro Giorgetti «è in corso» e l’obiettivo è sottolineare quanto per le imprese un obbligo simile «potrebbe diventare un grande problema». Il rischio, ha avvertito Orsini, è che «nei territori dove ci sono problemi gli industriali non investano più». Vuol dire «desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere», ha sottolineato il presidente rispondendo a una domanda sulla proposta del ministro della Protezione civile Nello Musumeci di istituire un’assicurazione obbligatoria per gli immobili. Poi l’invito alle forze politiche a lavorare «pancia a terra» per «finire i 280 cantieri che sono in corso e i 400 progetti». I dettagli del decreto interministeriale, introdotto dalla Manovra 2024 che dall’anno prossimo obbligherà le imprese ad assicurarsi dai rischi catastrofali, sono stati illustrati ieri a palazzo Piacentini, alla presenza del ministro delle Imprese Adolfo Urso.

I NODI
Il provvedimento prevede «premi proporzionali ai rischi tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati». Le compagnie, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza col fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. Mentre Sace potrà riassicurare il rischio assunto dalle compagnie con la sottoscrizione di apposite convenzioni, a condizioni di mercato. A essere coinvolte sono tutte le imprese con sede legale o organizzazione stabile in Italia, per i danni causati da calamita a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali, iscritti a bilancio. La nuova misura implementerà il ddl “Ricostruzione”, all’esame del Parlamento, che introduce l’obbligo per le compagnie di corrispondere un anticipo del 30% del danno per i sinistri legati a eventi catastrofali. Una disposizione pensata per garantire più certezza nella liquidazione dei danni, permettendo di accedere immediatamente a risorse fondamentali per la ripresa delle attività. Lo schema di decreto interministeriale, predisposto dal Mef con il Mimit, definisce le imprese soggette all’obbligo, l’oggetto della copertura e le calamita naturali e gli eventi catastrofali da assicurare (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane). È una misura che «segna un passo importante verso la messa in sicurezza del nostro sistema produttivo», per il ministro Urso. «In un contesto caratterizzato da eventi catastrofali sempre più frequenti», ha osservato, «l’introduzione dell’obbligo consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio produzione ed occupazione». Arriva, invece, lo stop dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin all’allargamento del perimetro. Al vaglio del governo c’è anche l’obbligo per le abitazioni, ma e una valutazione da fare «con attenzione», ha precisato Pichetto. Alcune forme assicurative, ha ricordato, sono «già collaudate e volontarie», come quelle del sistema agricolo che prevedono il concorso dello Stato rilevante: «Può essere una base di partenza per elaborare una proposta». Ma attenzione: «Non c’è stata riunione nei Consiglio dei ministri in cui si è parlato di polizze sugli edifici civili».

Il Salone della ceramica è l’occasione per Orsini anche per bacchettare di nuovo l’Ue: «Dobbiamo farle capire anche che è necessario porre attenzione alle nostre aziende». Sempre ieri poi sono partite le prime interlocuzioni di Viale dell’Astronomia con il governo sul piano casa per i giovani, «uno dei temi fondamentali», considerata «la necessità, soprattutto da parte dei neoassunti, di trovare casa a costi sostenibili». Infine, Orsini insiste sul taglio del cuneo fiscale, per «dare capacità di spesa a chi lavora nelle imprese». Un’altra priorità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ogni Venerdì alle 17 le notizie di Economia
Iscriviti e ricevi le notizie via email

Exit mobile version