I Carabinieri di Reggio Calabria, sotto la Direzione Distrettuale Antimafia, hanno smantellato un’organizzazione dedita alla coltivazione di cannabis per il mercato illegale. L’indagine ha individuato finanziatori e coordinatori collegati alla ‘ndrangheta di Reggio Calabria e Catanzaro, nonché vari collaboratori incaricati di sorvegliare e lavorare nelle piantagioni. Questi individui, spesso incensurati, erano pronti a prendersi la responsabilità in caso di interventi delle forze dell’ordine.
Le intercettazioni hanno rivelato la sicurezza degli arrestati riguardo ai canali di distribuzione illegale della droga, garantiti dai capi dell’organizzazione. Nonostante i controlli periodici delle forze di polizia, l’organizzazione riusciva a riprendere rapidamente la produzione. Durante un controllo, i Carabinieri hanno scoperto documenti falsi che attestavano la legalità delle coltivazioni.
Le analisi scientifiche hanno confermato che le piante contenevano livelli di THC superiori ai limiti legali. L’indagine ha portato all’arresto di diversi individui sorpresi durante il trasporto e la lavorazione della cannabis, con il sequestro di 70 kg di marijuana pronta per la vendita. Le prove raccolte hanno portato all’emissione di misure cautelari per tredici persone.
L’operazione ha coinvolto circa 60 Carabinieri Forestali e militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria. Le accuse comprendono associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’articolo 416 bis 1 C.P., e vari reati in materia di droga.
