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Opa su Tinexta per il delisting. Via all’operazione da 700 milioni


Tinexta passa sotto il controllo dei fondi Advent e Nextalia e dà l’addio alla Borsa. Obiettivo: diventare un leader europeo nella firma elettronica e spid. Tecno Holding, la società delle Camere di Commercio presieduta da Enrico Salza attualmente azionista al 57,3%, vende ai fondi a 15 euro per azione il 38,7% dell’azienda di cybersecurity. Allo stesso prezzo Advent e Nextalia, di concerto con la stessa Tecno Holding, lanciano un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sul 42,6% flottante per ritirare il titolo dal listino.

Al termine dell’operazione, che valorizza il gruppo oltre 700 milioni, grazie anche a un riacquisto di azioni da parte della società delle Camere di Commercio, Tecno Holding andrà al 49% mentre i fondi deterranno la maggioranza, il 51% del capitale. In Borsa, dove era già salita nelle scorse settimane, Tinexta si è portata verso il prezzo d’opa e ha chiuso la seduta in rialzo del 2,02% a 14,68 euro. Al di là dell’uscita da Piazza Affari, che perde un’altra società quotata, l’obiettivo finale è quello di sostenere la crescita del gruppo.

Fondato nel 2009 e quotato dal 2016 sul segmento Euronext Star, è attivo nella trasformazione digitale dove opera nel digital trust, nella cybersecurity e nella business Innovation in 12 Paesi con oltre 3.000 dipendenti e ricavi di oltre 450 milioni nel 2024.

L’operazione segna un punto di svolta per Tinexta. «L’unione delle forze con Nextalia e Tecno Holding ci offre un’opportunità unica per accompagnare l’azienda nella prossima fase di sviluppo, rafforzandone le capacità di innovazione, favorendone l’espansione internazionale e generando valore nel lungo periodo», spiega Francesco Casiraghi, amministratore delegato di Advent. I due fondi «rappresentano i partner ideali per sostenere lo sviluppo di Tinexta nei prossimi anni, grazie al loro prezioso contributo in termini di competenze finanziarie e industriali», sottolinea Carlo Sangalli, presidente di Tecno Holding, che riunirà il 7 agosto l’assemblea per approvare l’operazione, nella quale ha avuto Lazard come advisor finanziario. Rothschild, Mediobanca, Barclays e Banca Akros hanno invece affiancato Advent e Nextalia.


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