Recenti immagini ottenute dal Telescopio Spaziale Hubble e dalla missione europea Juice stanno offrendo una visione più nitida della cometa interstellare 3I/ATLAS, che si prepara al passaggio più vicino alla Terra previsto per la fine del mese. La cometa ha attirato da subito l’attenzione degli astronomi, poiché proviene da oltre i confini del nostro sistema e si muove attraverso la nostra regione celeste dal momento della sua scoperta a luglio.
Si tratta, riporta la Cnn, soltanto del terzo oggetto interstellare mai osservato da vicino. Per questo motivo diverse missioni spaziali hanno concentrato i loro strumenti su 3I/ATLAS per tracciare con precisione la sua traiettoria e ricostruire la natura del materiale che la compone. Le analisi hanno permesso di individuare i gas liberati durante il passaggio più vicino al Sole avvenuto a ottobre, un prezioso indizio per capirne l’origine e la struttura.
Hubble è stato tra i primi a registrare l’aspetto della cometa subito dopo la scoperta, mostrando nei dettagli la forma allungata dell’oggetto. Il telescopio l’ha immortalata di nuovo il 30 novembre da una distanza di 286 milioni di chilometri, sfruttando la Wide Field Camera 3 per ottenere un’immagine ancora più nitida.
Parallelamente, una nuova immagine arriva dalla missione Juice dell’Agenzia Spaziale Europea, attualmente in viaggio verso Giove e le sue lune ghiacciate. La fotocamera di navigazione a bordo della sonda ha catturato attività interessanti attorno alla cometa durante il suo passaggio ravvicinato al Sole, da una distanza di 66 milioni di chilometri.
Juice ha utilizzato cinque strumenti scientifici insieme alla NavCam per osservare 3I/ATLAS, nonostante la maggior parte dei dati sia ancora in viaggio verso la Terra. Poiché l’antenna principale della sonda viene impiegata come protezione dal calore solare, la trasmissione procede a una velocità ridotta attraverso un’antenna secondaria. Per non attendere l’arrivo completo dei dati previsto per febbraio, il team ha scaricato un quarto di una singola immagine di NavCam rivelando l’attività termica della cometa.
Lo scatto mostra una chioma luminosa composta da gas e due code distinte. Una è la coda di plasma formata da gas ionizzato; l’altra è una sottile coda di polveri generata dai materiali rilasciati dal nucleo. Questo comportamento è tipico delle comete che nascono nel nostro sistema, ricche di ghiaccio e polveri che sublimano mentre l’oggetto si avvicina al Sole.
Il passaggio ravvicinato di 3I/ATLAS alla Terra avverrà il 19 dicembre a una distanza di 270 milioni di chilometri, senza alcun pericolo per il nostro pianeta perché la cometa si troverà oltre il Sole rispetto alla nostra orbita. Rimarrà osservabile ancora per alcuni mesi prima di uscire definitivamente dal sistema solare. I prossimi dati attesi tra il 18 e il 20 febbraio comprenderanno immagini ad alta risoluzione e informazioni sulla composizione, utili a chiarire le origini della cometa interstellare.
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