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Asia Argento si racconta a Verissimo. L’attrice ha parlato della sua «rinascita» a Silvia Toffanin: «Sono tre anni e quattro mesi da quando sono uscita dalla dipendenza. Ogni giorno è un miracolo. Io sono grata di essere qui, sobria, in salute. Non sono una persona positiva, tendo al pensiero negativo. La tentazione di tornare a bere? Non ho la compulsione, ma mi capita di vedere persone che bevono e li osservo. Bevevo non per gusto, ma per combattere il disagio sociale. Mi capita ogni tanto di cadere in altri difetti della mia personalità, l’alcol mi ottenebrava, ma era solo un rimandare la verità. E la verità fa male».
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Asia Argento ha affrontato poi il tema della genitorialità: «Ho lasciato andare la mia carriera, ma ho privilegiato i miei figli.
Come mamma single ho dovuto fare delle scelte. Ho fatto da mamma e papà, è stato faticoso ma mi ha dato tante soddisfazioni. Oggi vedo il frutto del mio impegno nei miei figli».
Asia Argento, cosa ha detto su Morgan e le accuse di stalking
Largo spazio poi a Morgan, padre della sua prima figlia Anna Lou Castoldi. Asia Argento, senza mezze misure, ha dichiarato: «Quando ho conosciuto Morgan si chiamava ancora Marco, eravamo giovani, pazzi e innamorati, con tanti sogni, idee e amore. Marco è un’altra cosa rispetto a quello che è diventato. Ha creato un alter ego, una maschera, forse per porteggersi da un mondo come quello dello spettacolo. Si crea un bipolarismo dell’anima, che ho vissuto anche io. Marco ha creato Morgan ispirandosi a dei modelli sbagliati. Il problema della maschera e che finisce per mangiarsi ciò che di puro c’è. Marco non è così, oggi forse lo è. Io non lo frequento da tanti anni».
Sul processo per stalking che vede coinvolto Morgan, accusato dalla cantante Angelica Schiatti, l’attrice ha detto: «Io non ne so nulla perché non ho assistito. Anche se mi ricordo che era ossessionato da questa ragazza. Nei messaggi mi aveva parlato di lei. Se ha commesso quello che si dice, pagherà. Io spero che torni a essere Marco, non riesco a chiamarlo Morgan. Ha gravi problemi di dipendenza, le trasmissioni che lo hanno tenuto a galla non gli hanno fatto un favore. Toccare il fondo, per me, è stato come un regalo della vita. Perché ho dovuto rialzarmi e prendere quello che rimaneva di me. Marco è preda del suo ego e non si riesce a staccare da questa cosa. Questo gli impedisce di essere un artista migliore, un padre migliore, un essere umano migliore. Se non tocchi il fondo non cerchi un modo per salvarti».
Asia Argento ha concluso: «Fare il papà? Quando mia figlia era piccola lui non c’era, ha mancato tanti appuntamenti della sua vita con la scusa che ci eravamo lasciati. Ho dovuto giustificare per decenni questa assenza e non mi va più di fare questo gioco».
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