Chiara Mastroianni è entrata raggiante sul palco della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Dietro di lei, sul grande schermo, campeggiava l’imponente figura del padre Marcello in 8 e mezzo di Federico Fellini, film protagonista del poster ufficiale della Festa del Cinema di Roma. Si realizza così, sotto lo sguardo di una platea da tutto esaurito, un’ideale riunione di famiglia grazie alla masterclass organizzata ieri dalla 19esima edizione della rassegna cinematografica, tra gli eventi che celebrano i cento anni dalla nascita del divo italiano. Un incontro in realtà già avvenuto in Marcello Mio di Christopher Honoré presentato allo scorso Festival di Cannes, dove l’attrice interpreta il padre ripercorrendo attraverso i suoi occhi le tappe più significative della sua carriera. Più che divo però è meglio definire Marcello Mastroianni antidivo: «Iniziò a recitare quando l’immagine proposta dal cinema era quella dell’uomo virile. Lui era semplice, normale e per questo moderno», ha raccontato la figlia, 52 anni, che nella vita ha seguito le sue orme e quelle della madre Catherine Deneuve. E non poteva essere altrimenti, dopo un’infanzia passata sui set.
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IL VIAGGIO
In un viaggio di ricordi moderato da Gian Luca Farinelli tra clip video e pensieri dei registi che l’hanno diretto, ripercorrendo il Marcello uomo e il Marcello attore, l’infanzia vissuta a Cinecittà occupa un posto particolare nel suo cuore: «Si andava a pranzo con Fellini, da qualche parte mio zio Ruggero (fratello di Marcello e montatore cinematografico, ndr.) lavorava a qualche film e Ettore Scola era lì. Vivevo in un mondo meraviglioso di gente in costume che incontravi prendendo un caffè». Il pubblico, attento nel non perdersi neanche una parola, ride quando parla dell’ossessione del padre per il telefono: «Sul set stava sempre al telefono. Quando ero a Parigi mi chiamava per chiedermi che tempo facesse, così da far sembrare che fosse anche lui lì. Non voleva essere rintracciato e fortuna che non ha vissuto l’era degli smartphone, altrimenti sarebbe impazzito. E poi diceva a me di non mentire, praticamente sono cresciuta nella menzogna». Citazione immancabile a Sophia Loren che con il padre creò quella che l’attrice ha definito la coppia perfetta: «Sul set di Prete-a-Porter di Robert Altman le portava anche il pranzo. Era sempre molto attento a lei, un compagno di lavoro meraviglioso».
Al momento di parlare di Suo marito è incinto, film in cui Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve recitano insieme, si è lasciata andare a un’ironia senza freni: «Solo un uomo come mio padre, che non si prendeva mai sul serio, poteva mostrarsi con il pancione sulla locandina». E virando sul film La cagna, altra opera che ha visto i genitori condividere il set, ha rincarato la dose: «Mia madre che diventa la cagna’ di mio padre? La psicoterapeuta ha avuto un gran bel da fare. Sicuramente si sarà costruita una casa in campagna grazie a me, cosa che io non ho mai avuto».
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