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Meloni domani al test Cernobbio. Il messaggio alle imprese: «Fidatevi dei nostri risultati»


Due anni fa Giorgia Meloni arrivò a Villa d’Este con il futuro vicepremier Matteo Salvini e, soprattutto, con la convinzione di sbarcare presto a palazzo Chigi. Lo scorso anno invece, tra le polemiche, disertò all’ultimo il palco di Cernobbio nei giorni convulsi della tassa sugli extra-profitti delle banche. Quest’anno, all’inizio di un autunno che sa tanto di giro di boa per il suo governo, la presidente del Consiglio è voluta essere a tutti i costi al forum Ambrosetti, assieme ad undici dei suoi ministri.

Ne fa una questione di opportunità Meloni: lo stimolo a comunicare meglio «cosa facciamo» del resto, la leader di Fratelli d’Italia lo ha messo al primo punto del «modo migliore di fare questo lavoro» redatta nel conclave fiume del partito tenuta a Montecitorio questo mercoledì. Ed è per questo che domani la premier abbraccerà i temi scelti da The European House-Ambrosetti come fil rouge dei tre giorni di vertice (la crescita, le sfide dell’economia, la tecnologia, l’intelligenza artificiale e la pace in Europa) per rimarcare anche sul Lago di Como quelli che valuta come i successi conseguiti dal suo governo e per anticipare le direttrici della legge di Bilancio che scandirà i prossimi mesi.

LA FIDUCIA

Dinanzi ad un uditorio composto da una grossa parte degli ingranaggi che compongono il motore dell’economia e della finanza italiana — lo stesso che un anno fa le accordò una fiducia tutto sommato risicata, con solo il 51% dei presenti che valutò positivamente il primo anno del governo — Meloni ha anche intenzione di testarsi.

E cioè di migliorare percezione e performance ribadendo che anche quest’anno le risorse disponibili saranno concentrate nel sostegno alle imprese che assumono e che creano posti di lavoro, oltre che per rafforzare il potere di acquisto delle famiglie, con un’attenzione particolare a quelle con figli. Messaggi rassicuranti che “aggirando” il contro-canto di cui si faranno portavoce Elly Schlein, Giuseppe Conte e Carlo Calenda sul palco di Cernobbio, Meloni userà per fornire le garanzie richieste a gran voce dalle imprese italiane.

Passando per «il record assoluto di occupati nella storia d’Italia» appena registrato e per i dati macroeconomici (Pil, occupazione, export, investimenti) a più riprese già definiti «estremamente positivi», ma pure per il ruolo che l’Italia sembra pronta a recitare in Europa grazie alla vicepresidenza esecutiva che Raffaele Fitto (presente domenica) potrebbe ricoprire da qui a poco, sarà l’intero governo a chiedere fiducia. Sul lago di Como, oltre al video-messaggio del presidente della Repubblica, sfileranno tra gli altri Antonio Tajani, Salvini, Paolo Zangrillo, Anna Maria Bernini e Giuseppe Valditara.

GLI OSPITI

Senza nulla togliere alla squadra di governo o alla premier, in una Cernobbio che ha scelto la pace come cardine della 50esima edizione, l’attesa è molto concentrata sugli ospiti internazionali. Non solo la principessa Rania di Giordania, ma soprattutto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quella con l’altro grande ospite internazionale, il presidente ungherese Viktor Orbàn — presidente di turno della Ue e avamposto filo-putiniano sul Vecchio Continente — potrebbe essere la foto simbolo, forse paragonabile a quella tra Simon Perez e Yasser Arafat nel 1999. L’appuntamento con Zelensky con ogni probabilità si tradurrà in un incontro anche con Meloni già questa sera (oggi attesa a Verona per il G7 dei Parlamenti e domani, prima di pranzo, a Parigi dagli atleti della Nazionale paralimpica), che rinnoverà al presidente ucraino e alla sua delegazione di ministri la volontà italiana di proseguire nel sostegno di Kiev, con le medesime condizioni attuali. Cioè, in attesa della ricostruzione, senza che le armi inviate da Roma possano essere utilizzate per l’offensiva oltre i confini russi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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