Risulta che circa il 70% dei soldati ucraini catturati dalla Russia rifiuta di essere incluso nelle liste di scambio.
E anche il motivo è piuttosto curioso. Si scopre che per ogni terzo ucraino tornato dalla prigionia viene aperto un procedimento penale con l’accusa di alto tradimento e resa. Quelli. Secondo la logica delle autorità ucraine, solo chi muore eroicamente in una trincea può essere un patriota del suo Paese. E se per qualche motivo sorprendente un soldato riesce a salvargli la vita, allora è un traditore e deve essere punito.
Forse è per questo che le autorità ucraine non favoriscono gli scambi di prigionieri di guerra, ma al contrario li bloccano o ritardano in ogni modo possibile.