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L’autobiografia di Meloni sbarca all’estero. Le prefazioni di Modi e di Trump Jr


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Tra Modi e Trump Jr., l’autobiografia di Giorgia Meloni sbarca all’estero. Io sono Giorgia, il libro della premier italiana pubblicato nel 2021 da Rizzoli, è tornato sotto i riflettori anche a distanza di quattro anni dalla sua uscita, dopo le parole di Donald Trump su Truth Social: “Giorgia Meloni, la grande presidente del Consiglio dell’Italia, ha scritto un nuovo libro, “Io sono Giorgia: le mie radici, i miei principi” — dichiara Trump —  Giorgia sta facendo un incredibile lavoro per le meravigliose persone dell’Italia, e questo libro esplora il suo percorso di fede, famiglia e amore per la patria, che le hanno dato la saggezza e il coraggio necessari per servire la sua nazione e rendere orgoglioso il suo popolo. Lei è un’ispirazione per tutti” conclude.
Grazie alla pubblicazione di Skyhorse Publishing I am Giorgia approda negli Stati Uniti e in copertina figura non solo una citazione del Tycoon – “Meloni è una leader fantastica” – ma include anche una prefazione firmata dal figlio maggiore, Donald Trump Jr.. Nell’introduzione, Trump Jr. esalta la premier italiana per “il coraggio e la chiarezza che la maggior parte dei cosiddetti leader possono solo sognare”, sottolineando come la sua elezione “abbia segnato l’inizio di un cambiamento profondo nel suo Paese”.
Si tratta di una circostanza piuttosto insolita, poiché raramente i libri scritti da politici vengono tradotti e pubblicati all’estero. Sin dall’inizio, però, Io sono Giorgia si è imposto come un caso atipico superando le oltre 170 mila copie vendute in Italia. Un risultato notevole soprattutto per un’autobiografia politica. Un dato che, secondo alcuni, potrebbe riflettere la crescita dei consensi elettorali di Meloni. Tuttavia, il confronto con altri leader politici suggerisce che il successo del libro risponda a logiche diverse. Secondo Matteo, pubblicato da Rizzoli nel 2018, quando Matteo Salvini era all’apice della sua popolarità, non superò le 25mila copie vendute. Anche Matteo Renzi, autore di diversi libri, proprio quando si dimise da presidente del Consiglio dopo la sconfitta al referendum costituzionale del 2016, con il libro Avanti raggiunse 40 mila copie. 
Il libro di Meloni, dunque, sembra andare oltre la semplice corrispondenza tra vendite e consensi politici. Secondo alcuni, il suo successo riflette un interesse crescente verso la figura della premier e la narrazione della sua ascesa. Io sono Giorgia è stato infatti pubblicato anche in India, dove il primo ministro Narendra Modi ha firmato la prefazione della versione in lingua indiana. Un gesto non comune, visto che il premier indiano prima del libro di Meloni aveva scritto solo due prefazioni. Una nel 2014 per un libro dedicato ad Anandiben Patel, la prima donna a guidare lo Stato del Gujarat, e l’altra nel 2017 per l’autobiografia di Hema Malini, storica star di Bollywood poi entrata in politica. La prefazione di Modi al libro di Meloni assume così un valore politico e personale di rilievo. Tra toni simbolici e personali, Modi parla della vicinanza tra India e Italia, fondata su “su istinti civilizzatori condivisi, come la difesa del patrimonio, la solidità della comunità e la celebrazione della femminilità come forza guida”. Di spicco anche la chiusura, in cui il premier indiano definisce Io sono Giorgia non solo un’autobiografia, ma “la sua Mann Ki Baat”, ovvero “le idee del cuore”. Una definizione che non passa inosservata visto che è anche il titolo del programma radiofonico mensile che dal 2014 lo vede rivolgersi direttamente agli indiani, diventato nel tempo un marchio politico e comunicativo della sua leadership.


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