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l’alibi di ferro e i motivi delle convocazioni in caserma


È una prassi consolidata, colpa purtroppo dell’esperienza: dopo un femminicidio, la prima persona ad essere interrogata è il compagno della vittima. È successo anche nel caso di Sharon Verzeni, uccisa a coltellate nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio a Terno d’Isola, mentre passeggiava da sola per strada. Sergio Ruocco, fidanzato di 37 anni, è stato il primo ad essere sentito dagli inquirenti. Ed è stato convocato più volte anche nelle ultime ore. L’uomo però ha un alibi di ferro: la notte dell’omicidio è stato trovato dai carabinieri a letto e ha detto di non essere mai uscito di casa, come confermano anche le telecamere che non lo hanno visto uscire.

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