Disco verde dalla Consob al prospetto informativo di Italgas sull’aumento di capitale finalizzato all’acquisizione di 2i Rete Gas da F2i e Finavias. L’Autorità di vigilanza dei mercati finanziari ha dato ieri il via libera all’operazione, dall’importo massimo di 1,02 miliardi di euro, deliberato lo scorso 10 aprile dall’assemblea straordinaria della società guidata da Paolo Gallo.
I DETTAGLI
Ai fini dell’aumento di capitale e, il consiglio di amministrazione di Italgas, riunito nella giornata di ieri subito dopo la decisione dell’Autorità di Borsa, ha fissato un prezzo di 5,026 euro per ogni nuova azione derivante dall’operazione: di questa cifra, 1,24 euro andranno a imputarsi al capitale sociale e 3,786 euro al sovrapprezzo.
Il gruppo emetterà 202,9 milioni di nuovi titoli da offrire in opzione agli azionisti nel rapporto di uno per ogni 4 diritti posseduti: il prezzo di ricevere delle nuove azioni prevede uno sconto del 24,82% rispetto al prezzo teorico ex diritto (ovvero il prezzo teorico di un’azione dopo lo stacco del diritto di opzione relativa all’aumento di capitale) sulla base del valore di chiusura del titolo Italgas a Piazza Affari al termine della seduta di mercoledì 28 maggio (7,1 euro).
I diritti di opzione potranno essere esercitati da lunedì 2 a giovedì 19 giugno, mentre la finestra di negoziabilità degli stessi è fissata tra il 2 e il 13 giugno. I diritti non esercitati saranno offerti in borsa entro il mese di giugno per almeno due sedute.
LE GARANZIE
A garanzia dell’aumento di capitale, Italgas ha nel frattempo sottoscritto un contratto con Jp Morgan, Bank of America Securities Europe, Citigroup Global Markets Europe e Morgan Stanley e Société Générale in qualità di joint global coordinator (intermediari con compiti di coordinamento e consulenza) e joint bookrunner (intermediari che raccolgono gli ordini d’acquisto e ricevono in arrivo dagli investitori istituzionali) e con Banca Akros in qualità di co-global coordinator e joint bookrunner : in forza del contratto, i garanti si sono impegnati – in maniera disgiunta e senza vincolo di solidarietà reciproca – a sottoscrivere e liberare le nuove azioni che resteranno eventualmente inoptate al termine dell’offerta in borsa, fino a un importante massimo di 755,2 milioni di euro, pari alla differenza tra il controvalore complessivo dell’offerta e l’impegno di assunzione assunto da Cdp Reti, azionista di maggioranza di Italgas, per la quota di propria pertinenza (264,79 milioni di euro).
Ieri, intanto, il titolo Italgas ha archiviato la seduta borsistica con il -0,77% a 7,04 euro.
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