Con la nomina ufficiale di Roberto Fico a presidente della Giunta regionale della Campania, il prossimo step è la formazione della Giunta. È la questione centrale del post De Luca, generando diversi malumori all’interno del campo largo. Il pentastellato, forte di oltre 1,2 milioni di voti, deve ora trovare un’intesa sui nomi del futuro governo regionale con i big che lo hanno sostenuto durante la campagna elettorale.
La nuova Giunta sarà composta esclusivamente da figure politiche: nessun consigliere eletto o non eletto entrerà a far parte dell’esecutivo regionale. Gli assessori e le assessore saranno indicati dai partiti e sottoposti al vaglio del presidente, in un meccanismo che richiama modalità del pre-De Luca. I dossier ai quali Fico presterà maggiore attenzione riguardano sanità, lotta alla povertà, trasporti, lavoro, sviluppo delle aree interne e acqua pubblica. Per quanto riguarda la sanità, Fico ha annunciato che terrà per sé la relativa delega. Sui trasporti, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe in pole Mario Casillo del Partito Democratico, indicato anche come possibile vicepresidente. Si discute inoltre sulla possibile nomina di Enzo Cuomo, sindaco di Portici, anche se i rapporti tesi con il Movimento 5 Stelle fa sì che una parte della coalizione spinga per un’altra figura del campo largo. Per il Welfare circolano diversi profili: Andrea Morniroli della cooperativa Dedalus e Anna Riccardi, presidente della fondazione «Famiglia di Maria» di San Giovanni a Teduccio, indicata in quota Pd. Fico punta ad avere almeno quattro donne nella nuova Giunta, dopo la scarsa rappresentanza femminile nella scorsa amministrazione. Anche su questo fronte non è stata ancora raggiunta un’intesa. Tra le papabili figurano Fiorella Zabata per AVS, che sarebbe disponibile a rinunciare a un collegio alle Politiche 2027. Gilda Sportiello, parlamentare e coordinatrice napoletana del Movimento 5 Stelle e Caterina Miraglia, proposta dai renziani, la cui candidatura incontrerebbe alcune riserve per il suo passato nella giunta di centrodestra guidata da Stefano Caldoro. In quota Pd si valuta anche una possibile riconferma dell’assessora uscente Armida Filippelli, forse con delega alla scuola, mentre nell’area degli schleiniani circola il nome di Teresa Amato, attuale assessora al Turismo dell’amministrazione Manfredi. Nelle ultime ore è emerso anche il nome di Maria Luisa Iavarone, docente, già candidata con i Verdi in passato. Un altro nodo da sciogliere per Roberto Fico è quello di Clemente Mastella. Il sindaco di Benevento, insieme al figlio Pellegrino, ha raccolto circa 14 mila voti alle Regionali a sostegno dell’ex presidente della Camera. Tuttavia, Fico non avrebbe intenzione di includere il figlio di Mastella tra le nuove nomine della Giunta. In un’intervista al Corriere della Sera, Mastella aveva commentato: «Nessuno pensava che avremmo preso tutti questi voti. E ora lui fa questa scelta. Questo modo di governare allontana la gente dalla politica. Triste ma vero: la verità è questa. Io voto una persona, che poi però viene esclusa a priori dal governo della Campania». Poi, però è arrivato un cambio di tono: «In bocca al lupo al presidente della Regione Campania Roberto Fico. Qualche divergenza di opinione sulla composizione della Giunta non inficia la lealtà politica nei suoi confronti. Altri non sono stati così sinceri con noi». Tante questioni da risolvere eppure, secondo alcuni, l’approccio del neo governatore è disteso. Infatti, oggi a margine della sua proclamazione a Palazzo di Giustizia, ha ribadito che non vi è alcuna scadenza impellente, perché «quattro giorni in più o in meno» non cambiano l’esito del suo governo. C’è però chi crede che la Giunta potrebbe essere formata entro il 15-20 dicembre, poiché l’obiettivo del presidente è convocare la prima seduta del Consiglio regionale entro fine anno, o al massimo agli inizi di gennaio 2026.
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