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Nel cuore della Versilia, mentre scorre l’estate, Federica Tosi ha scelto una delle boutique più iconiche della costa, Gianni Cuccuini, per presentare la sua nuova visione di stile. Il pop-up store di gioielli e prêt-à-porter, inaugurato con l’evento “One Night in Forte dei Marmi”, non è solo un temporaneo approdo commerciale, ma il manifesto itinerante di un’estetica sempre più matura e consapevole. L’happening ha visto la partecipazione di volti noti come l’attrice Nicoletta Romanoff e la conduttrice Caterina Balivo, ma il centro della scena è rimasto saldo sulle creazioni e sulla filosofia stilistica. Se è vero che la moda rincorre spesso visibilità e spettacolo, Tosi riafferma il valore del progetto e della coerenza, anche attraverso esperienze retail come questa, in grado di coniugare luogo, identità e proposta innovativa. Il debutto a Milano della collezione fall-winter 2025/2026 ha rivelato una traiettoria chiara: un’eleganza che non insegue l’effimero, ma si confronta con la struttura, il paesaggio, il tempo. Gli outfit della designer romana riflettono una tensione precisa tra l’organico e il costruito, tra la razionalità delle architetture urbane e l’imprevedibilità dei materiali naturali.
I volumi sono pensati, calibrati con precisione, mentre le texture e le tinte riportano alla mente la terra nelle sue sfumature più profonde: moro, olio, fango, melanzana. La palette, tutt’altro che neutra, restituisce tridimensionalità ai capi e accentua la forza quieta di una collezione che punta sulla qualità materica. Il bomber oversize, in pelle metallizzata, rivendica la sua centralità non solo come capo statement, ma come esercizio di costruzione contemporanea.
La maglieria cut-out in cashmere, invece, gioca su un’idea di sensualità architettata, mai esibita. Anche l’iconico maculato, simbolo spesso abusato di esuberanza, qui viene reinterpretato con un tratto quasi grafico, astratto, ripensato per accessori e capispalla che dialogano con la silhouette senza sovrastarla. Il risultato è una linea che non urla, ma impone attenzione. Fra le mise più rappresentative, l’abito in maglia marrone con drappeggio laterale e maniche removibili esemplifica il principio della trasformazione funzionale. Così come i tailleur con revers staccabili, progettati per un guardaroba fluido che accompagna i molteplici ruoli della femminilità odierna, senza soluzione di continuità tra giorno e sera.

Cosmopolita per attitudine, Tosi è diventata una figura emblematica del made in Italy negli ultimi anni. Il suo approccio nasce da una formazione che intreccia fashion, comunicazione e imprenditoria, con una forte vocazione all’autonomia espressiva. Lanciata inizialmente nel segmento jewelry, ha saputo edificare un linguaggio armonico anche nel ready to wear, dove l’idea di donna è sempre legata a concetti di indipendenza, funzionalità e consapevolezza. La sua cifra si definisce per sottrazione: tagli netti, assenza di decoro superfluo, minimalismo. La stilista lavora per una prospettiva non convenzionale, che esclude l’eccesso ma accoglie l’imprevisto come una stampa insolita, un dettaglio trasformabile, un accessorio che diventa punto focale. In Toscana, il pop-up è destinato a restare aperto per tutta la stagione estiva, offrendo un punto d’incontro tra lusso quotidiano e sperimentazione. Una nuova tappa nel percorso di una designer che continua a realizzare, pezzo dopo pezzo, una narrazione solida e autentica nel panorama italiano.
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