«Scriviamo una pagina importante della storia di Fiuggi», lo ha detto ieri Leonardo Maria Del Vecchio tagliando il nastro del nuovo stabilimento di imbottigliamento della società Acqua di Fiuggi. «Il cambiamento qui non è solo estetico ma punta a creare un prodotto di lusso per essere un marchio di lusso».
Del Vecchio ha ammesso di essere emozionato, «anche nel vedere le persone come vissuto hanno il cambiamento e la nuova motivazione che c’è oggi a Fiuggi», L’inaugurazione segna l’avvio del “Piano Strategico e Industriale 2025–2028” che prevede oltre 40 milioni di investimenti, di cui 15 già realizzati in soli 8 mesi per il completo rinnovamento dello stabilimento. Il 95% di Acqua di Fiuggi è detenuto da LMDV Capital, family office di Leonardo Maria Del Vecchio, mentre il restante 5% è del Comune.
«Attraverso le nuove linee produttive e l’ottimizzazione dei processi, Acqua e Terme di Fiuggi punta a triplicare i volumi di produzione dagli attuali 22 milioni di litri a circa 70 milioni entro il 2028 — spiegano dalla spa — raggiungendo ricavi attesi di circa 38 milioni di euro (rispetto ai 13 del 2024), con un tasso di crescita del 31%, anche attraverso partnership strategiche con gruppi di rilevanza internazionale che partiranno già dal prossimo anno».
Un investimento ragionato, ma il cuore ha avuto la sua parte. «Quando mi è stata presentata la proposta — racconta Del Vecchio — mi sono ricordato che era l’acqua che beveva mio padre anni e anni fa. Poi abbiamo tolto un po’ di polvere, abbiamo ristrutturato questo brand, un marchio storico, come la Cappella Sistina delle acque italiane».
L’operazione sta già dando i suoi frutti. «Le cose stanno andando molto meglio di come era a budget — conferma Del Vecchio — Io ho sempre avuto questa positività, perché non esiste nessun marchio, nessuna acqua specialmente, che si può paragonare a Fiuggi. Oggi si parla di celebrity, di social media ma qui non si contano milioni di follower, qui c’è la storia vera. Questa sorgente ha più di 800 anni e merita tutta la nostra attenzione». Sempre ieri il cda di Leone Film ha approvato l’offerta vincolante per la costituzione di una joint venture con Vice Pictures controllata da LMDV di Leonardo Maria del Vecchio e il progetto di scissione a supporto dell’operazione.
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