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debiti con il fisco, beni confiscati e accuse di terrorismo


Khabib Nurmagomedov, ex leggendario campione Ufc, rischia di finire nei guai. La leggenda delle arti marziali miste avrebbe contratto un enorme debito nei confronti del Governo russo. Ed è per questo che gli sarebbero stati confiscati tutti i beni dichiarandolo in bancarotta a fronte di un passivo da tre milioni di euro. L’ex campione si è ritirato nel 2020 con il record di 29 vittorie e zero sconfitte, ma ora per lui sarà davvero difficile restare in pieni davanti a queste accuse. Anche perché pochi giorni fa le forze speciali russe hanno fatto visita alla sua scuola di Mma per indagare su presunti collegamenti con gli attacchi terroristici in Daghestan, per poi congelare tutti i suoi conti bancari. Al di là poi del debito che per alcuni media russi ammonterebbe a un milione di euro. Anche se alcuni, appunto, parlano di un passivo ben più alto. Ma come è potuto succedere? Sempre secondo quanto riferito sempre dai media russi, Khabib avrebbe anche rinunciato alla proprietà di diverse società a lui intestate, ma avrebbe poi studiato uno stratagemma scoperto subito dal fisco. Di cosa si sta parlando? La sua famiglia e i suoi stretti collaboratori hanno mantenuto comunque il controllo di alcune di queste società finite nelle indagini federali. Come detto, non c’è solo questo. Si parla anche di accuse di favoreggiamento e appoggio al terrorismo. L’irruzione della polizia della regione russa del Daghestan in una palestra-scuola di arti marziali legata ad Abdulmanap Nurmagomedov, il padre di Khabib, rientrerebbe proprio in queste indagini. Lui sembra non preoccuparsene, essendo stato visto in tribuna in alcune gare di Euro 2024 in Germania.

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