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dall’invio delle armi alla ricostruzione dell’Ucraina, cosa è successo


L’Ucraina è uno dei temi centrali di questa 50esima edizione del Forum di Cernobbio, l’evento che, fino a domani, ospiterà a Villa d’Este, a Cernobbio, in provincia di Como, leader mondiali, esperti e figure di spicco per discutere delle sfide globali. Protagonista della giornata di ieri è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha concluso il primo giorno del forum intervenendo nel panel «The Russian Aggression Against Ukraine». Oggi ha preso parte a un bilaterale con la premier Giorgia Meloni, ma le dichiarazioni uscite dall’incontro non sono passate inosservate all’Alto rappresentante per la Politica estera Ue Josep Borrell.

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L’incontro tra Meloni e Zelensky

Durante l’incontro, durato appena trenta minuti, i due leader hanno discusso degli ultimi sviluppi del conflitto e delle più immediate necessità dell’Ucraina in vista dell’inverno, e a fronte dei continui attacchi russi contro i civili e le infrastrutture. «Il Presidente del Consiglio — si legge in una nota di palazzo Chigi —  ha ribadito la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7 e il continuo impegno a favore della legittima difesa dell’Ucraina e di una pace giusta e duratura». Particolare attenzione è stata poi dedicata al tema della ricostruzione, anche in vista dello svolgimento nel 2025 in Italia della prossima Ukraine Recovery Conference, la conferenza internazionale dedicata alle discussioni sulle priorità di ricostruzione e ricostruzione di Kiev. «Quel che non deve accadere è pensare che il conflitto possa essere risolto abbandonando l’Ucraina al suo destino — ha ribadito uscendo dal bilaterale Meloni — la decisione di sostenere Kiev è in linea con l’interesse nazionale dell’Italia e non cambierà mai». Poi, il post di Zelensky su X: «Uno degli argomenti chiave di cui abbiamo discusso è stata la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina, concentrandoci in particolare sul ripristino del nostro sistema energetico. Apprezziamo profondamente la decisione dell’Italia di ospitare la prossima Ukraine Recovery Conference nel 2025».

La frecciata di Borrell

Ma l’incontro e le dicharazioni della premier Meloni non sono passate inosservate all’Alto rappresentante per la Politica estera europea, Josep Borrel, che ha risposto provocando il governo italiano sul rifiuto di permettere attacchi oltreconfine con le proprie armi: «Sono d’accordo al 100% con la presidente Meloni oggi sull’Ucraina — ha specificato in un passaggio dell’intervento al forum Ambrosetti di Cernobbio, pubblicato in un video dalla Commissione europea — ma perché non permette all’Ucraina di utilizzare le armi per colpire le basi russe nel territorio russo?». Per Borrell quelle di Meloni sono «belle parole, ma sarebbe molto meglio se permettessimo all’Ucraina di difendere se stessa in modo efficiente, altrimenti la Russia la distruggerà impunemente».

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